Facendomi interprete dei sentimenti della Comunità ecclesiale chiavarese desidero far pervenire i migliori auguri di buon lavoro a quanti sono stati scelti dai cittadini alla guida dei Comuni della nostra Diocesi e nello stesso tempo assicurare la cordiale collaborazione della Chiesa nella cura del bene comune, ovviamente nell’assoluto rispetto dei diversi ambiti di competenza.
Ai sindaci che si apprestano a questo servizio per la prima volta e a quelli che continuano il loro mandato, ai consiglieri comunali eletti chiedo di lasciarsi interrogare anche dai numerosi cittadini che non hanno votato e rivolgo poi l’auspicio profetico formulato da don Tonino Bello:colui «che fa politica deve avere non solo la compassione delle mani e del cuore, ma anche la compassione del cervello. Analizza in profondità le situazioni di malessere. Apporta rimedi sostanziali sottratti alla fosforescenza del precariato. Non fa delle sofferenze della gente l’occasione per gestire i bisogni a scopo di potere. Paga di persona il prezzo di una solidarietà che diventa passione per l’uomo. Addita in termini planetari e senza paure, i focolai da cui partono le ingiustizie, le violenze, le guerre, le oppressioni, le violazioni dei diritti umani. Sicché, man mano che […] entra in politica, dovrebbe uscirne di pari passo la mentalità clientelare, il vassallaggio dei sistemi correntizi, la spartizione oscena del denaro pubblico, il fariseismo teso a scopi reconditi di dominio. Utopie? Forse. Ma così a portata di mano, che possono finalmente diventare “carne esangue” sull’altare della vita».
Buon cammino… insieme!
don Giampio, vescovo