Dai Vescovi della Conferenza Episcopale Ligure è arrivato il Messaggio indirizzato al nuovo Presidente della Regione Liguria, Marco Bucci.

Qui il testo.

“Sperare senza stancarsi”. Su questo tema venerdì si incontreranno a Lavagna i giovani della Diocesi per partecipare alla loro Giornata diocesana.

Il Vescovo diocesano, dopo aver consultato il Consiglio presbiterale e il Consiglio pastorale diocesano, ha scelto domenica 24 novembre 2024 come giornata di annuncio- presentazione del progetto del Servizio per pastorale familiare diocesano.

Sono disponibili in Curia i pieghevoli che descrivono il nuovo progetto di cura pastorale, da offrire a tutte le persone della nostra Diocesi, specialmente per chi desidera conoscere e partecipare attivamente a questo servizio pastorale.

Per le comunità parrocchiali o le associazioni e movimenti che lo desiderano ci sono dei membri del servizio di pastorale familiare disponibili a presentare e illustrare alle varie realtà il contenuto del pieghevole, sia la domenica stessa, che nei tempi successivi.

Qui la lettera di presentazione del Vescovo Devasini.

L’ufficio Pastorale della cultura della Diocesi di Chiavari propone in collaborazione con il Teatro Carlo Felice di Genova tre capolavori della produzione operistica: Lucia di Lammermoor di G. Donizetti, (Venerdì 22 novembre ore 20), La Traviata di G. Verdi (Venerdì 17 Gennaio ore 20), Falstaff di G. Verdi (Giovedì 13 Marzo 2025 ore 20).

Tutte le info nel volantino allegato.

Si è aperta la Prima Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, una delle tappe della “fase profetica”, ultimo tratto del Cammino sinodale nazionale. Oltre mille delegati e Vescovi si ritrovano a Roma, nella Basilica di San Paolo fuori le mura, per confrontarsi sui Lineamenti (il testo che raccoglie i risultati finora raggiunti e propone alcune traiettorie pratiche) per poi giungere allo Strumento di lavoro, in vista della Seconda Assemblea sinodale in programma, sempre a Roma, dal 31 marzo al 4 aprile 2025.

A Roma anche il Vescovo Devasini e l’Equipe sinodale diocesana.

Secondo quanto stabilito dal Regolamento, compongono l’Assemblea i Vescovi, i referenti diocesani, i componenti del Comitato del Cammino sinodale, i Direttori degli Uffici e Servizi della Segreteria Generale della CEI, alcuni esperti e invitati. 

Le diverse delegazioni diocesane (uguali per entrambe le Assemblee) sono guidate dal Vescovo locale e formate da un numero di referenti proporzionale a quello degli abitanti, per un totale di 875 delegati. 

Alla Prima Assemblea sinodale sono presenti – tra delegati e Vescovi – 943 persone di cui: 4 Cardinali, 170 Vescovi, 4 Padri Abati, 238 Sacerdoti, 6 Diaconi, 37 Religiose e Religiosi, 210 Laici, 274 Laiche. In totale 641 uomini e 302 donne. 

Alla sessione inaugurale partecipano sette rappresentanti di Chiese cristiane in Italia; la Preghiera iniziale avrà infatti una connotazione ecumenica: S.E. Mons. Siluan, Vescovo della Diocesi Ortodossa Romena d’Italia; S.Em. Metropolita Polykarpos Stavropoulos, Arcivescovo Ortodosso d’Italia ed Esarca dell’Europa Meridionale, Rev. Padre Antonio Gabriel, Chiesa Copta di Roma, Rev. Padre Bsag Tepirjian, Chiesa Apostolica Armena in Europa Occidentale, Dott. Alessandro Spanu, Presidente Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia (UCEBI), Rev.da Madre Jules Cave Bergquist, Vice-Presidente dell’Associazione Chiesa d’Inghilterra in Italia, Rev. Prof. Giovanni Traettino, Vescovo Presidente Chiesa Evangelica della Riconciliazione. 

Sono invitati anche alcuni esponenti dei mondi della cultura, dell’economia e della politica. 

L’Assemblea si apre nel pomeriggio di venerdì 15 novembre con gli interventi del Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, e di Erica Tossani, della Presidenza del Comitato Nazionale del Cammino sinodale. La relazione principale è affidata a Mons. Erio Castellucci, Presidente del Comitato Nazionale del Cammino sinodale. Sarà, invece, Pierpaolo Triani, della Presidenza del Comitato, a presentare le modalità di lavoro. 

La giornata di sabato 16 sarà dedicata al confronto nei tavoli sinodali. Alle 15 è prevista la Lectio sull’icona biblica scelta per la “fase profetica” (Atti degli Apostoli 1,8.12-14; 2,1-13) a cura di don Dionisio Candido, Responsabile dell’Apostolato Biblico della CEI, mentre alle 18.30 è in programma la Celebrazione dei Vespri e la Preghiera per le vittime di abusi. 

Domenica 17, dopo la presentazione dei lavori dei tavoli sinodali, il Card. Zuppi e Mons. Castellucci concluderanno l’incontro, affidando quanto emerso alle Diocesi. Alle 12.30 si terrà la Celebrazione eucaristica.

Al cuore della Prima Assemblea sinodale i delegati c’è il lavoro sui Lineamenti: il testo si apre con una lunga premessa che ripercorre le fasi “narrativa” e “sapienziale”, presentando i primi frutti della “fase profetica”, alla luce della visione ecclesiologica del Concilio Vaticano e della ricezione delle prospettive conciliari da parte del magistero petrino e delle Chiese in Italia. I capitoli si articolano attorno a tre nuclei: il rinnovamento della mentalità ecclesiale e delle prassi pastorali; la formazione alla fede e alla vita; la corresponsabilità. Il tutto nell’orizzonte missionario, nello stile della prossimità. Il documento traccia le condizioni di possibilità perché le comunità ecclesiali siano più snelle, più missionarie e più accoglienti. In quest’orizzonte, si è delineata la necessità di operare sul terreno della cultura e dei linguaggi, nell’ambito dell’iniziazione cristiana e della formazione, sul versante della corresponsabilità e della trasparenza.

Sempre nell’orizzonte della missionarietà e della prossimità, entro cui si colloca il Cammino sinodale, la Prima Assemblea si caratterizza per due attenzioni particolari: alle vittime di abuso e ai poveri.

In vista della IV Giornata nazionale che la Chiesa in Italia celebra il 18 novembre, sabato pomeriggio è in programma, infatti, la preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi. Quest’anno la Giornata ha per tema “Ritessere la fiducia” e i materiali per l’animazione, che si prestano ad essere utilizzati anche lungo l’anno per momenti di riflessione comunitaria, sono stati preparati da vittime e da familiari di vittime. 

Nella serata di sabato, alle 21, i delegati parteciperanno ad alcuni momenti di riflessione e testimonianza curati da Caritas Roma: saranno presentati progetti a favore degli ultimi che raccontano una Chiesa accogliente e vicina alle necessità di tutti, specialmente dei più poveri.

Tutti i materiali
Messaggio di Papa Francesco
Intervento introduttivo del Card. Matteo Zuppi, Presidente della CEI
Intervento introduttivo di Erica Tossani, della Presidenza del Comitato Nazionale del Cammino sinodale
Relazione principale di Mons. Erio Castellucci, Presidente del Comitato Nazionale del Cammino sinodale

Libretto liturgico

E’ disponibile il nuovo Calendino Liturgico Regionale, con all’interno – da quest’anno – anche le informazioni essenziali di ogni Diocesi della Regione Ecclesiastica Ligure.
Lo si può ritirare in Cattedrale.

Si allega l’omelia tenuta questa mattina dal Vescovo diocesano in Cattedrale in occasione della Celebrazione eucaristica per Festa dell’Unità nazionale e delle Forze Armate.

Omelia

Ci stiamo avvicinando all’apertura del Giubileo ordinario dell’anno 2025 che Papa Francesco aprirà la Vigilia di Natale con l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro.

Quello che ci apprestiamo a vivere, infatti, sarà il ventisettesimo Giubileo ordinario della storia della Chiesa, un tempo speciale di riconciliazione e conversione, di solidarietà e impegno per la giustizia nel servizio di Dio e dei fratelli. All’inizio questi appuntamenti venivano celebrati ogni cento anni, poi papa Clemente VI nel 1350 stabilì di farli svolgere ogni 50 anni sino a quando Paolo II, con una Bolla del 1470, stabilì che dovesse svolgersi ogni 25 anni. 

Nella nostra Chiesa diocesana ci saranno ovviamente diversi momenti celebrativi, ma non mancheranno anche pellegrinaggi e appuntamenti di confronto e riflessione. Il desiderio è quello di cogliere questo tempo come un’occasione speciale per rinvigorire la speranza nelle nostre vite, alla luce di un rinnovato incontro con Gesù. Per rianimare la speranza in un contesto storico nel quale guerre e complessità incidono fortemente sui nostri vissuti.

L’apertura ufficiale del Giubileo in Diocesi avverrà domenica 29 dicembre, con la solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto alle ore 15:30.

Si allega il messaggio del Vescovo indirizzato a tutta la Comunità diocesana, unito al calendario ufficiale degli appuntamenti.

La Giornata diocesana Giovani 2024 si svolgerà a Lavagna e avrà come titolo: “Sperare senza stancarsi”.

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Diocesi

A Milano con la Pastorale dello Sport

L’Ufficio per la Pastorale dello Sport organizza una trasferta a Milano per seguire la partita di pallavolo di superlega Milano-Perugia la prossima domenica 24 novembre. 
Al mattino si potrà vedere l’allenamento e incontrare i giocatori, al pomeriggio alle 18:00 si segue la partita. Il pranzo è al sacco.
L’iniziativa è aperta a tutti.

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Diocesi

Venerdì 8 novembre il Mandato ai Catechisti

E’ in programma per venerdì 8 novembre alle 20:30 in Cattedrale il Mandato ai catechisti della Diocesi.

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Diocesi

Nomina

I Vescovi della Conferenza Episcopale Ligure hanno nominato don Giuseppe Culoma Rappresentante della Commissione presbiterale regionale nella Commissione presbiterale italiana.

La Commissione presbiterale italiana è un organismo ecclesiale costituito dalla Conferenza episcopale italiana che esprime a livello nazionale la comunione e la collaborazione dei presbiteri con l’episcopato italiano e con la sua azione pastorale.

Collabora con la Conferenza episcopale italiana nella ricerca, nella individuazione e nell’approfondimento di problemi pastorali di carattere nazionale e, in particolare, di quelli relativi al clero. Si impegna, inoltre, nello studio, nella formulazione, nella proposta e nella eventuale attuazione di iniziative e servizi riguardanti le Chiese che sono in Italia.

Don Culoma, nato a Pantelleria il 15 luglio 1957 e ordinato presbitero il 7 giugno 1981, è Parroco delle Parrocchie di San Pietro di Novella, Sant’Andrea di Foggia e San Quirico di Assereto a Rapallo. È, inoltre, Vicario foraneo del Vicariato di Rapallo-Santa Margherita Ligure.

don Luca Sardella
Portavoce della Diocesi

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Diocesi

Nomina

I Vescovi della Conferenza Episcopale Ligure hanno nominato don Luca Sardella Vice incaricato regionale per le Comunicazioni Sociali della Liguria, affidandogli in particolare il compito di coordinare un nuovo progetto che favorisca la sinergia delle Diocesi liguri nell’ambito della comunicazione.

Contestualmente gli stessi Vescovi hanno nominato don Sardella anche nuovo Assistente Ecclesiastico dell’Unione Cattolica Stampa Italiana (UCSI) per la Regione Liguria.

Tra gli scopi dell’UCSI, costituita tra gli operatori della comunicazione e dell’informazione, c’è il contribuire allo sviluppo di una cultura e di un’etica della comunicazione mediante la formazione degli aderenti, favorendo l’applicazione di principi di deontologia professionale e di salvaguardia della persona umana.

Don Luca, nato a Santa Margherita Ligure il 13 gennaio 1982 e ordinato Presbitero il 24 novembre 2013, è Parroco delle Parrocchie di Santa Margherita e di San Giacomo di Corte a Santa Margherita Ligure.

Laureato in Giurisprudenza all’Università di Genova e in Diritto Canonico alla Pontificia Università Lateranense di Roma, dove sta portando avanti un Dottorato di ricerca sul tema dell’abuso di potere, è iscritto all’Ordine dei Giornalisti.

Attualmente è Direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali, Portavoce della Diocesi di Chiavari e docente del corso di “Mezzi di Comunicazione sociale” all’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Liguria, del quale è anche Delegato del Vescovo diocesano nel Consiglio per gli Affari Economici.

Tra gli altri incarichi è Direttore dell’Ufficio Giuridico della Curia, Difensore del Vincolo aggiunto nel Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano della Liguria, Membro del Consiglio diocesano per gli Affari Economici, Assistente diocesano del Settore Giovani dell’Azione Cattolica Italiana e Postulatore della Causa di Beatificazione del Servo di Dio Albino Badinelli.

“Una pace giusta per tutti i popoli. Testimoni di convivenza pacifica tra le religioni”. È il titolo dell’appuntamento promosso dalla Commissione diocesana ecumenismo e dialogo interreligioso e da alcuni rappresentanti delle comunità musulmane del Tigullio per celebrare la XXIII Giornata del dialogo cristiano-islamico del 27 ottobre, in memoria del primo incontro interreligioso di Assisi voluto da Giovanni Paolo II.

L’appuntamento sarà proprio domenica 27 ottobre a Sestri Levante, nell’ex convento dell’Annunziata di via Portobello a partire dalle ore 17:00.

Il dialogo partirà dall’ascolto di padre Josè Luis Navarro, del monastero di Midelt in Marocco, di fra Stefano Luca, attualmente responsabile del Dialogo Ecumenico e Interreligioso per il Vicariato Apostolico dell’Arabia Meridionale (presta il suo servizio presso l’Abrahamic Family House AFH di Abu Dhabi) e di p. Jean Pierre Schumacher. 

Ieri mattina all’ospedale San Martino di Genova è mancato il geometra Bruno Zignego, collaboratore dell’Ufficio per i Beni culturali e Direttore della Fondazione Domus S. Joseph.
Il Rosario sarà pregato questa sera, giovedì 10 ottobre, alle ore 19:00 nella Parrocchia di San Giovanni Battista di Chiavari dove domani, venerdì 11, alle ore 10:00 sarà celebrato il funerale.
Lo affidiamo alla tenerezza e alla misericordia del Padre.

I giovani della diocesi di Chiavari conosceranno da vicino il profilo del beato Rosario Livatino, il “giudice ragazzino” ucciso nel 1990 per il suo impegno contro la mafia.

Una tre giorni dedicata a questa figura che porterà in Liguria, per la prima volta, la reliquia della camicia impregnata di sangue che il giudice indossava il giorno della sua morte. L’iniziativa, promossa dal Servizio diocesano per la Pastorale giovanile e scolastica, vedrà convergere i giovani del territorio in diversi appuntamenti.

Venerdì sera a Rapallo sul tema “Quale giustizia oggi?” si confronteranno Elisabetta Vidali, presidente della Corte di Appello di Genova, Anna Canepa, sostituto procuratore presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, e Simone Frega, assegnista di ricerca in Istituzioni di Diritto pubblico alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. L’appuntamento si terrà all’oratorio di San Pietro di Novella alle ore 21:00.

Sabato la reliquia visiterà il carcere di Chiavari alle 9:30 e nel pomeriggio toccherà Rapallo dove alle 18:00 il vescovo Giampio Devasini celebrerà l’Eucaristia nella Basilica dei Santi Gervasio e Protasio. Domenica mattina alle 11:00 a Chiavari, nella Parrocchia di San Giuseppe dei Piani di Ri, la Santa Messa presieduta da mons. Aldo Sciabbarrasi, delegato dell’Arcidiocesi di Agrigento.

La Consulta diocesana di Pastorale giovanile ha diffuso il calendario delle iniziative per l’Anno pastorale 2024/2025.

Il Priorato diocesano delle Confraternite celebra il suo venticinquesimo anno di costituzione, avvenuta il 15 agosto del 1999 per mano dell’allora vescovo Alberto Maria Careggio.

Sabato 12 e domenica 13 ottobre tutte le Confraternite della Diocesi sono così chiamate a raccolta a Chiavari. I festeggiamenti inizieranno sabato 12: all’Auditorium San Francesco alle ore 15:30 lo storico Giorgio “Getto” Viarengo terrà una relazione sul tema “Confraternite tra passato e futuro”. In questa occasione sarà allestita un’esposizione di crocifissi, abiti e corredi processionali quale testimonianza del patrimonio artistico custodito negli Oratori della Diocesi. Alle ore 19:00 nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto è in programma il concerto della Open Orchestra.

La festa proseguirà domenica 13 con la processione per le vie della città di Chiavari con i grandiosi crocifissi. La partenza sarà alle 10:00 dall’Auditorium San Francesco, per poi concludere in Cattedrale con la Santa Messa alle ore 11:30 presieduta dal Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini.

Compito del Priorato è guidare le 22 Confraternite presenti nel territorio diocesano coordinandone le attività, sostenendole nelle difficoltà e rafforzando un rapporto di amicizia e collaborazione tra di loro. Il Priorato è anche chiamato alla vigilanza affinché questi antichi sodalizi conservino lo spirito loro proprio, nell’osservanza degli Statuti e nella promozione dell’attività di culto e delle opere di carità cristiana.

La Diocesi di Chiavari partecipa con Papa Francesco alla preghiera e al digiuno per la pace nel mondo.

Il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, ha convocato le Comunità parrocchiali del territorio, Associazioni e Movimenti nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto domenica 6 ottobre alle ore 21:00 per la Recita del santo Rosario.

Il doppio appuntamento per la pace, la preghiera e una giornata di digiuno, è stato annunciato da Papa Francesco durante la Messa di apertura dell’Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi: «Per invocare dall’intercessione di Maria Santissima il dono della pace – ha detto il Pontefice – domenica prossima mi recherò nella Basilica di Santa Maria Maggiore dove reciterò il santo Rosario e rivolgerò alla Vergine un’accorata supplica; se possibile, chiedo anche a voi, membri del Sinodo, di unirvi a me in quell’occasione. E, il giorno dopo, 7 ottobre, chiedo a tutti di vivere una giornata di preghiera e di digiuno per la pace nel mondo».

“Tempo per te” è la proposta della Pastorale giovanile della Diocesi rivolta agli Universitari e lavoratori. Due giorni di ritiro all’Abbazia di Novalesia in compagnia dei Monaci benedettini, il 19 e 20 ottobre.

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Diocesi

Nomina

Il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, ha nominato in data odierna l’architetto Osvaldo Garbarino nuovo membro del Consiglio Diocesano per gli Affari Economici. 

Garbarino, nato a Chiavari il 25 marzo 1958, è Direttore dell’Ufficio per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto. Entra a far parte dell’organismo che con pareri e consensi coadiuva il Vescovo nell’amministrazione dei beni della Diocesi e delle persone giuridiche a lui soggette, con particolare riguardo ai profili tecnici.

don Luca Sardella
Portavoce della Diocesi

E’ in programma dall’11 al 13 ottobre la Peregrinatio delle reliquie del Beato Rosario Livatino in Diocesi.

Si celebra domenica 29 settembre la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. In allegato il Messaggio di Papa Francesco diffuso per la giornata. La raccolta delle offerte di questa giornata durante le celebrazioni è tra le Collette obbligatorie fissate dalla CEI.

Messaggio di Papa Francesco

Il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, ha celebrato questo pomeriggio la Santa Messa nel Convento dei Frati minori cappuccini di Chiavari, in occasione degli ottocento anni dalle Stimmate di San Francesco. Si allega l’omelia.

Omelia

La Scuola diocesana di Formazione Teologica ha presentato il calendario dei corsi per il prossimo anno pastorale.

Consulta il calendario

Il Vescovo ha presieduto a Cicagna la Celebrazione eucaristica per l’avvio del nuovo Anno scolastico. Si allega l’omelia.

Omelia

Nell’ottantesimo anniversario dall’offerta della sua vita, la comunità ecclesiale si ritrova a pregare per il Servo di Dio Albino Badinelli. Sarà il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, a presiedere la Santa Messa lunedì 2 settembre nel Santuario di Nostra Signora di Guadalupe a Santo Stefano d’Aveto alle ore 10:00.

Tutto ebbe inizio il 2 settembre del 1944: rispondendo ad un ordine perentorio del maggiore Cadelo, con il quale minacciava di fucilare 20 ostaggi e di incendiare il paese se tutti gli sbandati e i renitenti alle armi non si fossero presentati presso la Casa del Fascio di Santo Stefano d’Aveto, Badinelli raggiunse spontaneamente il comando e si presentò a Cadelo. Quest’ultimo appena seppe che era un carabiniere lo considerò un disertore e lo condannò immediatamente a morte tramite plotone di esecuzione. Chiesto di potersi confessare – cosa che gli fu negata –, Albino ebbe tuttavia la possibilità di confidarsi con monsignor Giuseppe Monteverde che, avvertito da un ragazzo, lo aveva raggiunto presso la Casa del Fascio. Il sacerdote ascoltò le sue ultime volontà e gli consegnò un crocefisso. Accompagnato dal Monsignore, il giovane carabiniere fu portato nei pressi del cimitero e, posto di spalle contro il muro, fu immediatamente 

fucilato. Poco prima di ricevere la scarica mortale esclamò baciando il crocifisso: «Padre perdona loro perché non sanno quello che fanno». 

Il 26 febbraio 2022 il Vescovo Devasini ha aperto nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto la fase diocesana del processo di Beatificazione e Canonizzazione di Badinelli, al quale sta lavorando il Tribunale appositamente costituito. 

«Vi fanno dormire questi ragazzi?».

Ha esordito così Papa Francesco nel salutare personalmente i Cresimati della Diocesi sul sagrato della Basilica vaticana al termine dell’Udienza generale. Una domanda che ha voluto sottolineare il fragoroso entusiasmo riservato all’arrivo del Pontefice, che ha voluto incontrare da vicino i giovanissimi delle nostre Parrocchie nel loro Pellegrinaggio a Roma insieme al vescovo Giampio Devasini.

Tre ragazze di Chiavari, Francesca Carosini, Isadora Suardi e Ester Scorza hanno consegnato personalmente al Papa la maglietta e il cappellino del pellegrinaggio; spazio poi per una foto di gruppo con tutti. Tantissima l’emozione tra i presenti, molti dei quali hanno potuto avvicinare il Santo Padre per la prima volta. 

«Un’esperienza bellissima – ha detto il Vescovo Devasini -. Trascorrere un tempo disteso con loro è stata un’opportunità significativa anche per me, invidiando su questo aspetto i Parroci per la possibilità che hanno di accompagnare da vicino i più giovani nella loro crescita umana e di fede». 

Rivolgendosi ai ragazzi della Diocesi, al termine dell’Udienza, il Papa li ha invitati a mettere a frutto il dono della Confermazione che hanno ricevuto: «Cari ragazzi e ragazze, con i doni dello Spirito Santo, che avete ricevuto nella Cresima, la vostra amicizia con Gesù è diventata più intima e si alimenta con l’Eucaristia – ha detto il Papa -. Per questo vi incoraggio a partecipare con fedeltà alla Messa domenicale e ad accostarvi anche al Sacramento della Penitenza, alla Confessione: è l’incontro con Gesù che perdona i nostri peccati e ci aiuta a compiere il bene. Si dice – ma sono cattive lingue, credo – che la cresima è il sacramento dell’addio, che una volta ricevuta, nessuno torna in chiesa. Credo che non sia verità: voi tornate sempre in chiesa!».

Nel corso dell’Udienza Papa Francesco è tornato a chiedere giustizia per i migranti, chiudendo idealmente la riflessione iniziata ieri con i Cresimati nella visita al Centro Astalli, durante la quale si è potuto conoscere l’impegno dei gesuiti nei confronti dei rifugiati, ascoltando anche la testimonianza di un ragazzo scappato dal Camerun. 

Tra gli incontri avuti anche quello con don Antonio Coluccia, sacerdote impegnato nelle periferie di Roma contro lo spaccio e la criminalità.

Non è mancato il tempo per visitare la città e per il divertimento, confermando questa esperienza come un importante tassello nel percorso formativo rivolto ai ragazzi della nostra Diocesi.

Ultime ore di preparativi per i duecento partecipanti al Pellegrinaggio diocesano dei Cresimati a Roma che lunedì mattina partiranno alla volta della Capitale da diversi punti del Tigullio. A guidare il gruppo il Vescovo, monsignor Giampio Devasini.

All’appuntamento partecipano i ragazzi e le ragazze che hanno ricevuto o riceveranno nell’anno il Sacramento della Confermazione e vede come momento centrale il rinnovo della Professione di fede sulla tomba dell’Apostolo Pietro nella Basilica Vaticana.

Lunedì mattina, 26 agosto, i giovanissimi partiranno in pullman da Chiavari, Rapallo, Sestri Levante e Carasco. Si riuniranno alle porte di Roma per vivere nel primo pomeriggio la visita guidata a piedi della città. Da Piazza del Popolo si raggiungerà Piazza di Spagna, la Fontana di Trevi, il Pantheon, per poi arrivare a Piazza Venezia e concludere al Colosseo.

Martedì la visita ai luoghi di Sant’Ignazio di Loyola in varie tappe. La prima presso la Chiesa del Gesù, dove i giovanissimi incontreranno l’Associazione “Pietre Vive”, comunità che attraverso l’accoglienza, la preghiera e le visite guidate annuncia il Vangelo come quel “Invisibile nel visibile” che l’arte rivela. Poi visita ai luoghi simboli dell’impegno sociale dei Gesuiti come Palazzo Delfini, dove Ignazio e i Padri fondatori esercitavano la carità per i poveri e i senzatetto, casa Santa Marta, dove venivano accolte ex prostitute per offrire loro una nuova vita, e la Chiesa di Santa Maria in Aquiro, sede dell’opera per gli orfani. Terza tappa sarà presso il collegio Romano, sede della Fondazione Astalli, dove i ragazzi incontreranno una persona rifugiata che racconterà la situazione dei profughi e dei rifugiati e l’accoglienza ricevuta, per poi concludere presso la Curia dei Gesuiti, in Borgo Santo Spirito. 

Nel primo pomeriggio il Vescovo Devasini presiederà la Santa Messa nella Basilica di San Pietro, con il rinnovo della Professione di Fede. Alla sera, invece, è in programma la testimonianza di don Antonio Coluccia, sacerdote impegnato nella lotta allo spaccio e alla criminalità.

Mercoledì mattina in Vaticano l’incontro con Papa Francesco nel corso dell’Udienza generale. Al termine alcuni ragazzi sorteggiati dal gruppo saluteranno personalmente il Pontefice insieme a mons. Devasini.

Non mancheranno come sempre spazi di gioco e di divertimento preparati dai numerosi animatori che accompagneranno i giovanissimi nella tre giorni romana insieme a diversi presbiteri.

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Diocesi

Chiusura degli Uffici di Curia

Si comunica che tutti gli Uffici della Curia vescovile rimarranno chiusi per la pausa estiva da lunedì 12 a domenica 25 agosto.
I Parroci e le Segreterie parrocchiali che nei giorni di chiusura avessero bisogno dei nulla osta o del visto per la celebrazione dei matrimoni possono contattare il Direttore dell’Ufficio per la Disciplina dei Sacramenti, mons. Mario Ostigoni.

Il Minicampo diocesano catechisti in calendario a Belpiano nei giorni 13/14/15 settembre è annullato per indisposizione del relatore.

Documenti

Nell’ambito dei festeggiamenti patronali per Santa Margherita, patrona di Santa Margherita Ligure, giovedì 18 luglio sul sagrato della Basilica in Piazza Caprera ci sarà l’intervento di Alberto Melloni sulla figura di don Lorenzo Milani, accompagnato al pianoforte da Elias Bruno Urbina. Titolo della serata: “I care: prendermi a cuore la realtà che incontro”.
L’evento è promosso dalla Parrocchia di Santa Margherita e dall’Ufficio Cultura della Diocesi di Chiavari.

Il Vescovo diocesano ha presieduto questo pomeriggio in Cattedrale la Santa Messa nella Solennità di Nostra Signora dell’Orto, patrona della Diocesi.

Si allega l’omelia pronunciata nel corso della Celebrazione eucaristica.

Il Vescovo diocesano ha presieduto stamane nella Basilica dei Santi Gervasio e Protasio a Rapallo la Santa Messa nella Solennità di Nostra Signora di Montallegro. Alle ore 12:00 ha acceso il Panegirico sul lungomare Vittorio Veneto.

Si allega l’omelia pronunciata nel corso della Celebrazione eucaristica.

Il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, ha aperto stamane i festeggiamenti a Rapallo in onore di Nostra Signora di Montallegro. Nella Basilica dei Santi Gervasio e Protasio ha presieduto la Celebrazione eucaristica alle ore 7:00, al termine della quale si è svolto il tradizionale rito dell’intronizzazione dell’arca argentea della Madonna, la cui effigie è stata collocata sopra l’arca processionale.

A Chiavari stamane l’offerta dei fiori a Nostra Signora dell’Orto in Cattedrale, dove nel pomeriggio il Vescovo ha presieduto la Celebrazione eucaristica. Questa sera alle 21:00 la preghiera dei Primi Vespri sarà presieduta dal vescovo di Pavia, mons. Corrado Sanguineti. Domattina alle 6:00 la Santa Messa in memoria dell’apparizione sarà presieduta da mons. Franco Giulio Brambilla, vescovo di Novara.

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Diocesi

Chiusura degli Uffici di Curia

Gli Uffici di Curia resteranno chiusi in occasione delle Solennità patronali nei giorni 1-2-3 luglio. La riapertura sarà giovedì 4 luglio.

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Diocesi

La Diocesi celebra la sua Patrona

Il cammino sinodale e la pace nel mondo. Sono le due intenzioni di preghiera per le Solennità mariane che si aprono il prossimo 1 luglio in onore di Nostra Signora dell’Orto e Nostra Signora di Montallegro.

Documenti

La Scuola di formazione teologica e il percorso del Servizio di Pastorale familiare sono le due buone prassi di sinodalità e missionarietà in atto nella nostra Diocesi, condivise con le altre realtà ecclesiali italiane, frutto del cammino sinodale in corso nella nostra Chiesa particolare.

La Scuola di formazione teologica, che ha concluso il suo secondo anno, si è consolidata per l’apertura culturale offerta dai numerosi percorsi formativi, raccogliendo e dando occasioni di confronto rispetto alle domande dell’uomo contemporaneo credente e non credente. La proposta ha saputo fare sintesi tra i diversi cammini formativi della Diocesi, diventando nello stesso tempo una finestra aperta sulla storia per alimentare studio e ricerca nel desiderio di alimentare una fede che generi cultura.

Il Servizio di pastorale familiare, invece, ha voluto ridare slancio e fecondità all’annuncio del Vangelo a partire dal primato della vita, passando da un cristianesimo di chiesa ad un cristianesimo di casa. Sono nati quattro ambiti di servizio che hanno visto impegnati i 57 componenti della Commissione di pastorale familiare sui temi del “nascere”, che mette a tema la maternità e la paternità, del “crescere”, per accompagnare la crescita dei figli, dell’“amare”, sostenendo tutte le vite di coppia a riscoprire la chiamata di Dio nella propria storia d’amore, e il “perdere”, per farsi accanto all’appuntamento con la malattia e la fine della vita. 

Il cammino sinodale in corso in Diocesi ha visto diverse realtà intraprendere la riflessione comune per apprendere uno stile nuovo di essere Chiesa, così che nella fedeltà al Vangelo possa continuare ad essere segno di bene e accoglienza dentro la storia.

Tra le intuizioni emerse e proposte alla Chiesa universale come cambiamenti opportuni la possibilità che i Consigli pastorali diocesani abbiano potere deliberativo, il rinnovo dei linguaggi liturgici, la necessità di percorsi educativi fedeli alla pace e alla non violenza. Tra i temi affrontati anche quelli relativi alla gestione dei beni immobili, una semplificazione del diritto canonico attualmente vigente e la possibilità di riconsiderare la norma del celibato dei presbiteri.

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Diocesi Notizia

Ammissioni agli Ordini Sacri

Oggi, sabato 15 giugno, il seminarista Alessandro Zucchi, della parrocchia di Santo Stefano di Lavagna, sarà ammesso agli Ordini sacri. Il rito di ammissione sarà alle 18.00 nella parrocchia di San Giuseppe dei piani di Ri a Chiavari.

Sabato prossimo, 22 giugno, ci sarà la Ammissione agli Ordini sacri del seminarista Corrado Zavatteri, della parrocchia di Santa Maria Assunta di Certenoli. La Celebrazione sarà alle ore 18.00 nella parrocchia di Santa Maria del Campo a Rapallo.

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Diocesi

Nomina

Il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, ha nominato don Paolo Nicora esorcista della Diocesi in aggiunta al canonico Luciano Monterosso.

Il fedele che chiede l’esorcismo è uno di quei membri che la comunità cristiana è chiamata ad amare in modo preferenziale, dal momento che è bisognoso di ascolto attento, di accompagnamento pluriforme e di consolazione. Per tale ragione mons. Devasini ha inteso potenziare l’esercizio di questo ministero di prossimità e di liberazione da possessioni o vessazioni demoniache.

Nato a Sestri Levante il 28 febbraio 1973, ordinato Presbitero il 20 maggio 2018, don Nicora è Parroco di San Lorenzo in Arzeno, di Santa Maria e San Michele in Nascio, di Sant’Apollinare in Reppia, di San Bartolomeo in Statale e di San Pietro in Zerli. È Vicario foraneo del vicariato di Sturla e Graveglia.

Per un primo appuntamento con il nuovo esorcista sarà necessario contattare la segreteria della Cattedrale al numero 0185.304440 il giovedì mattina dalle 9:30 alle 11:45. 

don Luca Sardella
Portavoce della Diocesi

Facendomi interprete dei sentimenti della Comunità ecclesiale chiavarese desidero far pervenire i migliori auguri di buon lavoro a quanti sono stati scelti dai cittadini alla guida dei Comuni della nostra Diocesi e nello stesso tempo assicurare la cordiale collaborazione della Chiesa nella cura del bene comune, ovviamente nell’assoluto rispetto dei diversi ambiti di competenza.

Ai sindaci che si apprestano a questo servizio per la prima volta e a quelli che continuano il loro mandato, ai consiglieri comunali eletti chiedo di lasciarsi interrogare anche dai numerosi cittadini che non hanno votato e rivolgo poi l’auspicio profetico formulato da don Tonino Bello:colui «che fa politica deve avere non solo la compassione delle mani e del cuore, ma anche la compassione del cervello. Analizza in profondità le situazioni di malessere. Apporta rimedi sostanziali sottratti alla fosforescenza del precariato. Non fa delle sofferenze della gente l’occasione per gestire i bisogni a scopo di potere. Paga di persona il prezzo di una solidarietà che diventa passione per l’uomo. Addita in termini planetari e senza paure, i focolai da cui partono le ingiustizie, le violenze, le guerre, le oppressioni, le violazioni dei diritti umani. Sicché, man mano che […] entra in politica, dovrebbe uscirne di pari passo la mentalità clientelare, il vassallaggio dei sistemi correntizi, la spartizione oscena del denaro pubblico, il fariseismo teso a scopi reconditi di dominio. Utopie? Forse. Ma così a portata di mano, che possono finalmente diventare “carne esangue” sull’altare della vita».

Buon cammino… insieme!

don Giampio, vescovo

Si allega l’omelia tenuta ieri pomeriggio dal Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, nel corso della Concelebrazione eucaristica a Cerreta di Carro in occasione della festa di Sant’Antonio Maria Gianelli. L’Eucaristia è stata presieduta dal Vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato, mons. Luigi Ernesto Palletti.

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Diocesi

Nomina

Il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, ha nominato in data odierna l’architetto Osvaldo Garbarino nuovo Direttore dell’Ufficio per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto.

Nato a Chiavari il 25 marzo 1958, Garbarino sostituirà dal prossimo 2 settembre don Luigino Castagnola e rimarrà in carica sino al 22 luglio 2025, termine del mandato di tutti gli attuali Direttori degli Uffici di Curia.

L’Ufficio per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto è lo strumento operativo in tutto ciò che riguarda l’edilizia di culto, la sua tutela e corretta valorizzazione, l’adeguamento liturgico e l’incremento dei beni culturali ecclesiastici.

don Luca Sardella
Portavoce della Diocesi

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Diocesi

Nomina

Il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, ha nominato don Francesco Basso Vicario parrocchiale delle Parrocchie di San Pietro in Sampierdicanne, di San Martino di Maxena, di Sant’Antonino martire in Sanguineto e di Nostra Signora della Pace e San Bernardo in Campodonico, tutte nel Comune di Chiavari. 

Mons. Devasini gli ha affidato in modo particolare la Pastorale dei giovani di queste realtà parrocchiali e, contestualmente, la Pastorale dei giovani delle Parrocchie di San Rufino in Leivi, di San Bartolomeo in Leivi, di San Tommaso del Curlo e di Santa Maria in Camposasco.

Don Basso, nato a Genova il 6 marzo 1991, è stato ordinato Presbitero lo scorso 19 maggio.

don Luca Sardella
Portavoce della Diocesi

Una grande festa di inizio estate aperta a tutti i giovani della Diocesi, nel desiderio di ritrovarsi insieme e rilanciare il personale cammino di vita e di fede.

La propone la Consulta diocesana di Pastorale giovanile martedì prossimo, 4 giugno, al Circolo Golf e Tennis di Rapallo che volentieri si è reso disponibile per ospitare l’evento.

L’arrivo dei partecipanti per “Summer vibes” sarà alle ore 19:00. Nel programma, dopo un avvio in musica, la preghiera guidata dal Vescovo Giampio Devasini, la riflessione di don Federico Pichetto, la cena e numerosi giochi a squadre.

«È la prima volta che la Consulta di Pastorale giovanile propone questa iniziativa e c’è stato subito entusiasmo – spiegano Maria Giulia Crispino e Mattia Annovazzi, Vicedirettori dell’Ufficio diocesano di Pastorale Giovanile -. Crediamo che possa essere una bella occasione per augurarci di vivere l’estate cogliendo le tante opportunità di bene che il tempo libero riserva a ciascuno di noi».

Pubblichiamo l’omelia tenuta ieri sera dal Vescovo diocesano nel corso della Solennità del Corpus Domini

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È stato riconsegnato questa mattina in Curia da parte dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale di Bologna un antico portale per nicchia, olio su tela, raffigurante i Misteri del Rosario, San Domenico e Santa Caterina da Siena, trafugato da ignoti a fine anni ’90 dalla chiesa di Sant’Antonino martire in Sanguineto a Chiavari.

Ad illustrare i dettagli dell’operazione il Comandante del TCP, il tenente colonnello Giuseppe De Gori: «Il bene d’arte recuperato era stato presentato presso l’Ufficio Esportazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara da un antiquario della provincia di Parma per essere venduto fuori dai confini nazionali – ha spiegato De Gori -. Gli approfondimenti richiesti dalla SABAP di Bologna alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia, nonché ai Carabinieri TPC, hanno permesso di identificare l’opera in questione con quella trafugata da ignoti malfattori, in data e modalità imprecisate, all’interno della chiesa parrocchiale Sant’Antonino Martire di Sanguineto».

Nonostante l’opera non fosse censita tra i beni da ricercare all’interno della Banca Dati dei beni culturali illecitamente sottratti gestita dal Comando TPC, i Carabinieri hanno acclarato, dopo un’accurata ed attenta comparazione di confronto tra la foto della scheda di catalogo stilata dai funzionari del Ministero della Cultura nel 1989 con quella del bene presentato all’Ufficio Esportazione della SABAP di Bologna, che si trattava proprio di quella trafugata. 

Il portale per nicchia, delle dimensioni di cm 264 x 187 suddiviso in tre parti, è stato riconsegnato stamane al Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, alla presenza del Comandante provinciale dei Carabinieri di Genova, Generale di Brigata Gerardo Petitto, della storica dell’arte funzionaria addetta alla Soprintendenza Chiara Masi e del Vicesindaco di Chiavari Michela Canepa.

Gli italiani in fuga dai riti religiosi? Se ne parlerà mercoledì 29 maggio alle ore 21:00 al Teatro Charitas di via Marana a Chiavari. Ospite il sociologo Luca Diotallevi

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Diocesi

Nomina

Il Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana ha nominato in data odierna mons. Giampio Devasini Membro della Commissione Episcopale per la cultura e le comunicazioni sociali.

L’Ufficio Giuridico ha predisposto un pratico vademecum relativo agli adempimenti necessari nell’organizzazione di feste/sagre nelle Comunità parrocchiali del territorio.

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La festa e la gioia per don Francesco

Don Francesco Basso è stato ordinato Presbitero domenica 19 maggio nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto

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Diocesi

Nomina

Il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, ha confermato l’elezione di mons. Andrea Buffoli quale nuovo Presidente della Società Operaia Cattolica “Nostra Signora dell’Orto” di Chiavari per il triennio 2024-2027.

Mons. Buffoli, nato a Chiavari il 14 ottobre 1985 e ordinato Presbitero il 30 maggio 2010, è Parroco della Cattedrale, Cerimoniere e Direttore dell’Ufficio liturgico, Delegato regionale delle Confraternite e Assistente spirituale del Priorato diocesano delle Confraternite, Assistente spirituale dell’Unione diocesana Addetti al Culto e sacristi, Assistente spirituale dell’Associazione campanari liguri, Assistente spirituale della Virtus Entella e docente di religione.

Gli scopi della Società Operaia Cattolica “Nostra Signora dell’Orto” sono la formazione cattolica degli aderenti e il supporto alle attività della Cattedrale.

don Luca Sardella
Portavoce della Diocesi

Una veglia di preghiera per le vittime dell’omotransbifobia e di ogni violenza o discriminazione di genere.

L’Ufficio per la pastorale familiare della nostra Diocesi la propone per giovedì 23 maggio alle ore 21:00 nella chiesa di San Giovanni Battista di Chiavari.

Sarà presente Luigi Testa, autore del libro “Via crucis di un ragazzo gay” che porterà la sua testimonianza. A fare da sfondo al momento di preghiera un versetto del libro del Deuteronomio: “Siate forti, fatevi animo, non temete e non vi spaventate di loro, perchè il Signore, tuo Dio, cammina con te; non ti lascerà e non ti abbandonerà”.

Si è tenuta questa mattina al Santuario mariano di Montallegro a Rapallo la Giornata sacerdotale. Si allega l’omelia tenuta dal Vescovo diocesano. Al termine sono stati festeggiati gli anniversari di Ordinazione.

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Il dono di un nuovo Presbitero a servizio della Chiesa diocesana. 

Nella solennità di Pentecoste, domenica 19 maggio, Francesco Basso sarà ordinato sacerdote per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del Vescovo, mons. Giampio Devasini. La Celebrazione avrà inizio alle ore 15:30 nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto a Chiavari.

Nato a Genova il 6 marzo 1991, don Francesco appartiene alla comunità parrocchiale dei Santi Gervasio e Protasio di Rapallo. Qui vive sin da giovanissimo il suo servizio come catechista e animatore. Laureato in Servizio Sociale all’Università di Genova, ha lavorato come Assistente sociale presso il Comune di Rapallo in diverse aree. 

Entrato in Seminario nel settembre 2018, in questi anni ha prestato servizio pastorale nella Parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio di Rapallo, in quella di San Bartolomeo della Ginestra a Sestri Levante e a San Pietro di Riva Trigoso. Da due anni sta svolgendo servizio nelle Parrocchie di Leivi e Camposasco, nei gruppi giovani della Parrocchia di Sampierdicanne, nella Consulta diocesana di Pastorale giovanile, nella Casa circondariale di Chiavari e nel Centro di ascolto Caritas chiavarese.

L’appuntamento di domenica sarà preceduto dalla tradizionale Veglia di Pentecoste, sabato sera alle ore 21:00 sempre in Cattedrale. Tema di quest’anno “La tua grazia ci trasformi in coltivatori operosi dei semi evangelici”. Tra le intenzioni di preghiera, oltre che per il nuovo Presbitero, anche quella per il prossimo giubileo del 2025.

Si rinnova venerdì 17 maggio al Santuario mariano di Montallegro l’appuntamento con la Giornata sacerdotale, occasione per rendere grazie del dono del presbiterato e per fare festa con i confratelli che raggiungono significativi anniversari di ministero.

La Concelebrazione eucaristica presieduta dal Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, inizierà alle ore 10:30. Al termine della Santa Messa saranno festeggiati:
– 25° di Ordinazione: sac. Stefano Curotto e sac. Alessandro Giosso
– 50° di Ordinazione: sac. Rinaldo Rocca 
– 60° di Ordinazione: sac. Giuseppe Carpi
– 65° di Ordinazione: can. Vittorio Gotelli e mons. Romano Ferroggiaro

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Nomine

Il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, ha conferito il canonicato a don Giacomo Canepa e a don Alberto Gastaldi. I due Presbiteri da lunedì 13 maggio entreranno a far parte del Capitolo dei Canonici della Cattedrale, il collegio di sacerdoti al quale spetta assolvere alle funzioni liturgiche più solenni nella chiesa cattedrale.

Don Canepa, nato a Lavagna il 26 giugno 1973, ordinato presbitero il 31 maggio 1998, è Parroco della Parrocchia di Santa Maria e San Biagio in Bacezza e di Sant’Andrea di Rovereto a Chiavari, Rettore del Santuario di Nostra Signora delle Grazie, Direttore dell’Ufficio Catechistico e dell’Ufficio per i Ministeri istituiti del Catechista, del Lettorato e dell’Accolitato.

Don Gastaldi, nato a Chiavari il 6 luglio 1973, ordinato presbitero il 15 maggio 2005, è Parroco della Parrocchia di San Giuseppe dei Piani di Ri a Chiavari, Direttore dell’Ufficio regionale e diocesano di Pastorale Giovanile e vocazionale, Direttore dell’Ufficio per la Pastorale scolastica e dell’Ufficio per l’insegnamento della Religione cattolica, Responsabile del Servizio per la formazione e la fraternità dei Presbiteri ordinati negli ultimi 10 anni e docente di religione.

Mons. Devasini ha poi nominato don Gianlorenzo Borzini nuovo Canonico penitenziere della Cattedrale, incarico rimasto vacante dopo la scomparsa di mons. Mario Rollando.

Un milione e mezzo di euro per sostenere le attività di culto e pastorale, per gli interventi di carità sul territorio e per la manutenzione degli edifici di culto.

È la somma assegnata alla nostra Diocesi dai fondi dell’8xmille e che sarà impiegata nell’anno in corso.

Nel dettaglio si tratta di 536.254,66 euro per le esigenze di culto e pastorale e di 510.276,20 euro per gli interventi caritativi.

Dai fondi nazionali, inoltre, sono arrivati 490.000 euro per interventi di manutenzione degli edifici di culto. Tra i lavori sostenuti ci sono quelli alla chiesa di Sant’Antonino in Sanguineto, alla chiesa di Sant’Antonio di Pontori in Val Graveglia, alla chiesa di San Lorenzo di Borzonasca e all’ex asilo della parrocchia di San Marziano a Carasco.

I fondi pervenuti dall’8xmille sostengono molteplici progetti di carità su tutto il territorio attraverso la rete Caritas, così come le attività pastorali diocesane. Il rendiconto è pubblicato online sul sito www.diocesichiavari.it nella sezione dedicata accessibile dalla home-page.

Domenica prossima, 5 maggio, si terrà la Giornata nazionale di sensibilizzazione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica.

L’8xmille è la destinazione di una parte delle tasse sul reddito per finalità volte a soddisfare interessi primari della persona che sono costituzionalmente garantiti e prefissati dalla legge. Non ha, pertanto, alcun costo per il singolo. Anche i contribuenti esonerati dall’obbligo di presentazione della dichiarazione dei redditi possono ugualmente effettuare la scelta per la destinazione dell’8xmille dell’Irpef, firmando sino al 15 ottobre. Le somme raccolte dalla Chiesa italiana servono per sostenere le attività di culto e pastorale, per il sostentamento dei sacerdoti diocesani e per gli interventi di carità in Italia e nei paesi in via di sviluppo.

La Chiesa destina circa un terzo delle risorse per andare incontro ai bisogni delle famiglie economicamente fragili, delle persone senza fissa dimora, degli anziani, di chi ha bisogno di ambulatori per curarsi, per progetti di formazione e prevenzione per bimbi e ragazzi a rischio devianza e molto altro ancora, senza alcuna distinzione.

Va registrato come i fondi negli ultimi anni siano in costante diminuzione a causa del calo delle persone che firmano a favore della Chiesa cattolica. È prezioso ricordare come dietro ad ogni firma ci siano storie, persone, esperienze: una rete di piccoli o grandi gesti d’amore che può essere concretamente sostenuta da tutti.

Si allega l’omelia tenuta in Cattedrale dal Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, in occasione della Celebrazione eucaristica per la Festa della Liberazione.

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Avrà come titolo “Creare casa” la 61ma Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni. Nella nostra Diocesi sabato 20 aprile la preghiera si articolerà in due momenti: alle 17:00 in Cattedrale e alle 21:00 per tutti i giovani delle scuole secondarie e universitari a Sestri Levante nella Parrocchia di Santa Maria di Nazareth.

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Nomina

Il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, ha nominato don Luca Sardella suo Delegato nel Consiglio per gli Affari Economici dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Liguria. La nomina avrà durata sino al 2029.

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Diocesi

Le omelie di Pasqua del Vescovo diocesano

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Sono rientrati a casa con la consapevolezza che la cura del bene comune è possibile nella misura in cui ciascuno è disponibile a mettersi in gioco nella “Politica” con la P maiuscola, come ama definirla Papa Francesco.

Bilancio positivo per l’esperienza “Diventare grandi”, promossa dall’Ufficio di Pastorale Giovanile della Diocesi, che ha visto oltre cento ragazzi a Roma, nelle giornate di lunedì e martedì, per entrare a contatto con la storia dell’Italia e le sue Istituzioni.

La spinta alla nascita della Repubblica è stata evidenziata da due tappe. Grazie alla fondazione “Shoah”, nel quartiere ebraico, i ragazzi hanno ascoltato la testimonianza di persone scampata alla furia nazista durante il rastrellamento del ghetto di Roma nel 1943. Successivamente la visita alle Fosse Ardeatine, ricordando il sacrificio di oltre 300 persone uccise dalle forze naziste. Quindi il ruolo della Repubblica oggi, con la visita guidata al Quirinale e l’approfondimento sui temi fondamentali della Costituzione.

Spazio anche all’attività della Farnesina, con un significativo incontro con Antonio Tajani, Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. Il Ministro si è mostrato molto disponibile nel dialogo con i giovani ad un confronto aperto su tanti temi, come ad esempio la ricerca della pace nel complicato quadro internazionale.

Il servizio della Chiesa, attraverso la bellezza di tante storie dedicate agli altri, è stato evidenziato dal cardinal Angelo Comastri, che ha invitato i giovani a spendere la vita con gioia per chi è nel bisogno.

Una serie di incontri dedicati alla “comune fragilità”.

Dalla sinergia tra la Diocesi e il Liceo “Marconi-Delpino” di Chiavari è nato un percorso di riflessione per mettere al centro il racconto di chi ogni giorno lavora per offrire ai giovani orizzonti nuovi e significativi. 

Venerdì 5 aprile il primo degli appuntamenti in rassegna. Ospite Franco Vaccari, presidente e fondatore di “Rondine – Cittadella della pace”, alle ore 15:00 nell’Aula Magna del Liceo Luzzati di Chiavari sul tema “La fiducia”. 

Spiegano gli organizzatori: «Abbiamo pensato al titolo del ciclo di conferenze, La comune fragilità, con l’intento di sottolineare che la fragilità non è una questione generazionale, non è una situazione accidentale solo dei nostri ragazzi, ma è una condizione di noi tutti, di tutta la nostra società che sta radicalmente cambiando per effetto di molti fattori concomitanti: la quarta rivoluzione industriale, le sanguinose guerre, i cambiamenti climatici. Con questa onestà intellettuale deve essere affrontata».

Gli altri incontri in programma sono quelli con don Luigi Verdi, fondatore della fraternità di “Romena”, mercoledì 17 aprile alle ore 10:00 al Maria Luigia dal titolo “La bellezza ferita” e quello con l’educatrice Anna Cattaneo (data da definire) sul tema “L’audacia: rendere possibile l’impossibile”. 

Per partecipare occorre iscriversi inviando una mail a: geps17000a@istruzione.it.

È in corso a Zoagli la Via Crucis promossa dall’Azione Cattolica Ragazzi della Diocesi, presieduta dal Vescovo Devasini.

Si allega l’omelia tenuta questo pomeriggio in Cattedrale dal Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, nel corso della Messa Crismale concelebrata con i Presbiteri di tutta la Diocesi.

Omelia Messa Crismale

Un segno di gratitudine a Ondina Roscelli per i quasi quarant’anni di impegno e servizio nell’Ufficio diocesano per la Pastorale della scuola.

Il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, le ha consegnato stamane in Curia una targa, «per il servizio svolto con generosità e competenza dal 1985, in un’opera quotidiana di ascolto e confronto con gli insegnanti e nel dialogo con gli istituti scolastici del territorio» ha detto don Alberto Gastaldi, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della scuola.

Con la Domenica delle Palme siamo entrati nella Settimana Santa, la più importante dell’Anno liturgico. Di seguito gli appuntamenti presieduti dal Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini:


Mercoledì 27 marzo
ore 17:00 Santa Messa Crismale – Cattedrale


Giovedì 28 marzo
ore 16:00 Santa Messa alla Casa di riposo “Devoto” di Lavagna


Venerdi 29 marzo
ore 10:00 Via Crucis dell’Azione Cattolica Ragazzi a Zoagli
ore 18:00 Celebrazione “in passione Domini” in Cattedrale
ore 21:00 Via Crucis – Chiavari


Sabato 30 marzo
ore 21:30 Veglia pasquale – Cattedrale


Domenica 31 marzo
ore 9:45 Santa Messa all’Ospedale di Sestri Levante
ore 17:30 Celebrazione del Vespro e Santa Messa – Cattedrale

Qui l’omelia tenuta nella Domenica delle Palme

È da diversi anni che la Diocesi di Piacenza-Bobbio ha intrapreso una riflessione rispetto alla possibilità che la Val d’Aveto fosse accorpata alla nostra Diocesi. Da un lato perché la maggior parte dei residenti di quella Valle è legata più al Tigullio che non al piacentino per fruire di molteplici servizi come la scuola, il lavoro e la sanità. Dall’altro per una prossimità anche geografica con Chiavari che permetterebbe al Vescovo diocesano di esercitare una cura pastorale più puntuale per i fedeli di quel territorio.

Si tratta di dare continuità ad un percorso che già nel 1989, quando vennero unite le Diocesi di Bobbio e Piacenza, consegnò al territorio diocesano di Chiavari le parrocchie di Borzonasca, Caregli e Brizzolara che appartenevano alla circoscrizione bobbiense.

Il Vescovo di Piacenza-Bobbio, mons. Adriano Cevolotto, ha pertanto dato seguito ad un progetto di ridefinizione dei confini che era allo studio da qualche tempo.

Nel novembre 2022 ha sottoposto la questione al Consiglio Presbiterale della sua Diocesi, ottenendo parere favorevole. Lo scorso giugno a Rezzoaglio ha avuto un incontro con una buona rappresentanza delle Parrocchie interessate, nel quale ha potuto constatare l’assoluta condivisione dell’ipotesi da parte dei presenti.

Da qui mons. Cevolotto ha inoltrato ad ottobre una formale richiesta al vescovo Devasini di valutare la possibilità di avviare in maniera congiunta l’iter canonico-civile di revisione dei confini di entrambe le Diocesi.

Le Parrocchie che passerebbero nel territorio della Diocesi di Chiavari sono quelle che insistono nei Comuni di Santo Stefano d’Aveto e di Rezzoaglio, per un totale di quasi duemila fedeli.

Nel dettaglio si tratta delle Parrocchie di:

  • Santo Stefano protomartire in Santo Stefano d’Aveto
  • Santa Maria Assunta in Allegrezze
  • San Michele Arcangelo in Alpicella
  • Santi Angeli Custodi in Amborzasco
  • San Giovanni Battista in Pievetta
  • San Bernardo da Mentone in Ascona
    tutte nel Comune di Santo Stefano d’Aveto.

E ancora le Parrocchie di:

  • San Michele Arcangelo in Rezzoaglio
  • San Giuseppe in Vicosoprano
  • San Pietro Apostolo in Alpepiana
  • Santa Maria Maggiore in Brignole
  • San Bernardo Abate in Cabanne
  • San Giovanni Battista in Priosa
  • San Bartolomeo in Magnasco
  • San Rocco in Villanoce
    tutte nel Comune di Rezzoaglio.

Le ragioni che giustificano questa richiesta, come detto, sono di carattere geografico, culturale ed ecclesiale. Aspetti sottolineati anche dal Nunzio Apostolico in Italia che incontrando a Roma i presuli di entrambe le Diocesi, in occasione della comunicazione della loro nomina, li invitò a tenere in particolare considerazione questa possibilità, proprio in ordine ad una migliore cura dei fedeli di quel territorio.

A seguito della formale richiesta dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio e delle motivazioni che la sostenevano, monsignor Devasini si è quindi attivato per un discernimento condiviso.

Ha prima convocato per un confronto il Consiglio Presbiterale, il gruppo di sacerdoti che rappresentando il Presbiterio coadiuva il Vescovo nel governo della Diocesi. Da questa riunione, tenutasi a metà febbraio, è stato espresso a larga maggioranza il parere favorevole a questa unificazione.

Il 13 marzo, poi, è stato ascoltato anche il Consiglio Pastorale Diocesano, composto soprattutto da laici che insieme al Vescovo ha il compito di studiare, valutare e proporre conclusioni operative rispetto alle attività pastorali della Diocesi, che si è espresso a favore di questa proposta.

Monsignor Devasini rispondendo nei giorni scorsi al Vescovo di Piacenza-Bobbio ha quindi espresso il consenso ad avviare il processo di unificazione.

Ora spetterà alla Diocesi di Piacenza-Bobbio produrre tutta la documentazione relativa alle Parrocchie del territorio della Val d’Aveto da inoltrare alla Santa Sede, al competente Dicastero per i Vescovi, per la ridefinizione ufficiale dei confini.

Saranno necessari diversi mesi per espletare questa procedura e al momento è prematuro capire quali saranno i Presbiteri che serviranno quel territorio. Non sappiamo se i due attuali preti continueranno la loro attività in Val d’Aveto incardinandosi così nella nostra Diocesi. Ma aver condiviso questo intento è, di fatto, un passaggio imprescindibile per dare corpo ad un progetto che permetterà alla Val d’Aveto di essere ancora più vicina al territorio sociale ed ecclesiale del Tigullio.

don Luca Sardella
Portavoce della Diocesi

Si allega il testo dell’intervento tenuto questo pomeriggio dal Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, in apertura del Consiglio Comunale di Chiavari a Palazzo Bianco.

Signor Sindaco, signori Assessori, signor Presidente del Consiglio comunale, signori Consiglieri,

grazie di cuore per l’invito che mi avete rivolto, per l’accoglienza che mi state riservando e per la possibilità che oggi mi offrite di dire una parola – e lo faccio molto volentieri – a riguardo di questa nostra bella città di Chiavari. Una bellezza fatta di storia, di cultura, di arte, di imprenditorialità, di ambiente naturale. Una bellezza che vive nei palazzi storici, nella cittadella, nelle strade, nei giardini, nelle scuole, nelle chiese, nei portici che rendono unica Chiavari, luogo di incontro, di relazione, di condivisione tra residenti e tra residenti e turisti.

Permettetemi però di soffermarmi anche su alcuni punti di debolezza che, con il concorso di tutti, possono, come la bellezza, diventare punti di forza.

La questione demografica: Chiavari e il Tigullio sono tra le aree con popolazione più anziana in Europa, il che determina oltre ad un appesantimento della spesa sanitaria e sociale, un rallentamento forte delle dinamiche di sviluppo e di crescita. E se è vero che la longevità è un bene, è anche vero però che gli anziani fanno fatica a pensare al futuro e sono naturalmente resistenti all’innovazione. In questo contesto di forte calo della natalità e di drammatico invecchiamento della popolazione (il cd inverno demografico), le politiche della famiglia diventano un imperativo assoluto. È vero che si tratta di interventi innanzitutto nazionali ma le cittadine del Tigullio e Chiavari in particolare dovrebbero adottare ogni misura atta a favorire la natalità e la crescita del numero dei nuclei familiari (politica delle sezioni primavera e delle scuole dell’infanzia con forti investimenti su questi servizi, sostegno alle donne lavoratrici, sostegni economici alle famiglie numerose, potenziamento delle convenzioni con le sezioni primavera e le scuole dell’infanzia non statali ecc.).

La questione scolastica: Chiavari ha una storia di capoluogo scolastico del Tigullio. La situazione delle strutture oggi è assai problematica. La funzione formativa a Chiavari resta l’ultima funzione pregiata della città e va presidiata e salvaguardata in ogni modo. Anche questo è terreno di collaborazione tra pubblico e privato. La bellissima idea della mensa per studenti ai Filippini è un esempio di come questa collaborazione possa essere proficua. Permettetemi ancora qualche breve considerazione sui giovani e sul rapporto giovani-anziani. Occorre, a questo riguardo, mettere in campo un patto generazionale che vada incontro ai nostri giovani, ne intercetti i sogni, le ambizioni, le aspettative, li coinvolga nei processi decisionali affinchè possano riprendere in mano il loro futuro senza essere costretti – come oggi succede – ad andarsene: insediamento nel nostro territorio di alcuni corsi, master da parte dell’Università di Genova; creazione delle condizioni per lo sviluppo dell’imprenditorialità giovanile e altre iniziative ancora potrebbero contenere la fuga. Ogni generazione ha bisogno di quella precedente, ciascuna ha le proprie risorse e tutte insieme aiutano a progredire. Papa Francesco afferma spesso che la salvezza degli anziani è dare ai giovani la memoria e quella dei giovani è prendere questi insegnamenti e portarli avanti nella profezia. Gli anziani sono dunque necessari, occorre pertanto creare un ambiente a loro favorevole. Ambiente favorevole nel senso di poter invecchiare in casa propria, di usufruire di un alloggio adeguato a prezzo equo, di potersi avvalere di trasporti accessibili. Devono essere create le condizioni affinché un anziano resti indipendente, sia inserito in una rete di contatti sociali, continui ad esser membro attivo della comunità.

La questione culturale: di tutte le città del comprensorio, Chiavari è certamente quella più dotata di istituzioni e strutture culturali. Società Economica, Palazzo Rocca, Wylab, una pluralità di associazioni che svolgono un’importante attività culturale in città e nel comprensorio, rappresentano un patrimonio da proteggere e valorizzare. Se si riuscirà – lo speriamo tutti – a riaprire il Teatro Cantero come struttura culturale polivalente, si disporrà di un insieme di strutture, tutte attorno a piazza Matteotti e cioè nel centro della città, utilissime per promuovere un turismo culturale e congressuale che può avere una grande importanza per l’economia e il lavoro. Le tradizionali attività commerciali sono in difficoltà anche a causa di internet e di Amazon e hanno bisogno di nuovi impulsi che potrebbero venire proprio da un rilancio del turismo culturale e congressuale. Anche lo sport potrebbe essere un volano turistico: ho saputo che a Chiavari ci sono ben 65 società sportive, alcune di grande livello, che potrebbero contribuire con le loro manifestazioni a rafforzare i flussi turistici.

La città è un progetto per vivere insieme. Questa è la sfida degli anni a venire: una città inclusiva e solidale (non mancano infatti le aree di povertà, di precarietà, di solitudine), che rispetta l’ambiente, aperta, capace di ricevere e di dare. Per vincere tale sfida occorre la collaborazione, la sinergia tra tutti i soggetti, pubblici e privati, della società civile. Anche la Chiesa, esperta in umanità, non mancherà di continuare a fare la propria parte in vista dello sviluppo del bene comune.

Signore e signori della politica e dell’amministrazione, ancora grazie e buon lavoro! Dio benedica!

Si è spento nella serata di ieri monsignor Mario Rollando. Era ricoverato alla RSA di Chiavari da diversi giorni.

Nato a Vernazza il 7 febbraio 1936, era stato ordinato Presbitero il 5 giugno 1960. 

Canonico penitenziere della Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto, dopo esserne stato per diversi anni Parroco prevosto, è stato Rettore del Seminario, Incaricato diocesano per la formazione spirituale, Assistente dell’Azione Cattolica e Giudice al Tribunale ecclesiastico interdiocesano della Liguria.

La salma di mons. Rollando sarà esposta domani, domenica 17 marzo, alle ore 11:00 nella Cappella maggiore del Seminario Vescovile.

La veglia di preghiera si terrà lunedì alle ore 21:00 nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto.

Il funerale sarà celebrato martedì 19 marzo alle ore 10:30 sempre in Cattedrale e sarà presieduto dal Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini.

don Luca Sardella
Portavoce della Diocesi

Una “Giornata della Pace” che parte dallo sport come strumento di incontro e di crescita umana, in un tempo marcatamente segnato da piccoli e grandi conflitti.

La propongono gli Uffici per la Pastorale dello Sport, per i Problemi sociali e il lavoro, per la Pastorale dei Migranti insieme all’Azione Cattolica diocesana e al Centro Sportivo Italiano.

Sabato 13 aprile sul lungomare di Chiavari a partire dalle ore 9:00 si svolgerà un torneo di dodgeball aperto a tutte le Parrocchie del territorio.

Per iscrizioni e informazioni si può contattare il numero 3888685325.

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Diocesi

Nomine

Il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, ha nominato in data odierna Arianna Solari nuovo Presidente diocesano dell’Azione Cattolica Italiana.

Nata a Rapallo il 26 settembre 1986, residente a Lavagna, Solari svolge la professione di segretaria in una azienda chiavarese. Nello scorso triennio è stata Vice presidente per il Settore adulti dell’Associazione. Come previsto dallo Statuto, la durata dell’incarico è triennale.

Contestualmente il Vescovo ha nominato Assistente diocesano dell’Associazione don Stefano Traini. Nato a Genova il 23 dicembre 1968, don Traini è attualmente Direttore della Caritas diocesana.

Insieme a lui sono stati nominati i due sacerdoti collaboratori: don Luca Sardella per il Settore Giovani e don Maurizio Prandi per il Settore Ragazzi.

Ritorna l’esperienza di “Ora et labora”, alcuni giorni di convivenza per ragazzi universitari e giovani lavoratori.
L’intento dell’iniziativa sarà quello di mettere insieme, nel ritmo della settimana abituale, il lavoro e le occupazioni quotidiane con un tempo di preghiera più profonda che ne costituisca la trama.
La convivenza si terrà nel Seminario Vescovile da lunedì 8 a venerdì 12 aprile.

“Membra Jesu nostri, umanissimo corpo”. Nella Parrocchia di Sant’Anna a Rapallo l’Ufficio diocesano per la cultura propone l’ascolto dell’opera di Dietrich Buxtehude intervallata da meditazioni di don Jacopo De Vecchi. Venerdì 15 marzo alle 21:00.

Seconda edizione del laboratorio di canto gregoriano, promosso dall’Ufficio di Pastorale liturgica e dall’Istituto diocesano di musica “G.B. Campodonico”, a cura del maestro Luca Buzzavi. Per informazioni è possibile scrivere a istitutocampodonicochiavari@gmail.com

«Papa Francesco ha avviato l’udienza con noi invitandoci a fare domande e a condividere tutte le nostre riflessioni, senza autocensure. Il tutto si è svolto in un clima franco e cordiale».

Così il Vescovo diocesano, monsignor Giampio Devasini, racconta l’incontro avuto stamane con il Santo Padre in Vaticano insieme agli altri Vescovi della Liguria, convenuti a Roma per la Visita “ad Limina Apostolorum”.

Un’ora e mezza di dialogo, dalle 10:50 alle 12:20, «strutturato in domande e risposte». 

«Il Papa ci ha chiesto di adoperarci per edificare una Chiesa gioiosa, una Chiesa che guidata dallo Spirito sa essere creativa – continua mons. Devasini -. Ci ha poi ricordato che il Vescovo deve praticare quattro vicinanze: con Dio, con i confratelli Vescovi, con i Presbiteri e con il santo popolo fedele di Dio».

Al termine dell’udienza spazio alla foto di gruppo e alla consegna ai singoli presuli di un medaglione raffigurante la Santa Famiglia, alcuni rosari e un libro.

Domani il programma prevede alle 7:15 la Celebrazione dell’Eucaristia nella Basilica di San Pietro, alle 9:15 la riunione al Dicastero per i Vescovi, alle 11:00 quella al Dicastero per la Dottrina della Fede e alle 12:15 al Dicastero per il Clero.

Sarà celebrata domenica in Diocesi l’annuale “Giornata del Malato”. Appuntamento per la Celebrazione eucaristica in Cattedrale, presieduta dal Vescovo diocesano, alle ore 15:30.

Sono ufficialmente aperte le iscrizioni per il tradizionale Pellegrinaggio diocesano dei Cresimati a Roma, che si svolgerà dal 26 al 28 agosto 2024.

L’iniziativa è rivolta a ragazzi e ragazze che hanno ricevuto o riceveranno il Sacramento della Confermazione in questo anno. Ad accompagnare i giovani sarà il Vescovo, mons. Giampio Devasini.

Come negli anni scorsi il pellegrinaggio prevede la partecipazione all’udienza generale con Papa Francesco, la professione di fede sulla tomba dell’Apostolo Pietro nella Basilica vaticana, la visita di alcuni luoghi significativi e l’incontro con autorevoli testimoni.

Per partecipare occorre fare riferimento a sacerdoti e catechisti della propria parrocchia. Le iscrizioni si ricevono esclusivamente online, tramite questo link

https://docs.google.com/forms/d/e/1FAIpQLSfpfQlT0Idc8U4mJJwE-T_Pfy6aRWtD9PrlLtrUi_Y_ZKBKZg/viewform

Per informazioni si può scrivere a: gmgchiavari@gmail.com

Una due giorni a Roma per i giovani dai 17 ai 20 anni con l’obiettivo di vivere un percorso di riflessione sul “diventare grandi”, sulla responsabilità di prendere consapevolmente delle scelte anche in ordine alla cura del bene comune.

La proposta lanciata dal Servizio di Pastorale giovanile della nostra Diocesi è in calendario per l’1 e il 2 aprile.

Tra le visite in programma quelle al Quirinale e alla Corte Costituzionale; previsto anche un incontro con la fondazione “Fratelli Tutti” in Vaticano.

Le iscrizioni si ricevono online entro il 15 marzo. La quota di 130 euro comprende il viaggio A/R in pullman, il pernottamento e la prima colazione nella casa per ferie “M. Domenica Barbantini”.

Si allega l’omelia tenuta dal Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, nel corso della Santa Messa per la festa di San Francesco di Sales, patrono dei Giornalisti. La Celebrazione si è tenuta mercoledì mattina nella Cappella maggiore del Seminario di Chiavari.

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Cari fratelli e sorelle,

ogni volta che celebriamo l’annuale memoria liturgica del vostro patrono, San Francesco di Sales, non possiamo non guardare all’esempio profondamente umano, e dunque cristiano, che questo Vescovo è stato capace di donare attraverso il suo stile di annuncio.

Una predicazione, la sua, che intrecciando pensiero e cuore era capace di sprigionare un particolare “calore”, tanto da rimanere impressa – quasi come potrebbe fare un marchio a fuoco – nella coscienza di chi ascoltava.

Del resto di “calore” della comunicazione parla anche Papa Francesco nel Messaggio per la 58.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni sociali. 

Di fronte alla rivoluzione apportata dalle “intelligenze artificiali”, il Papa evidenzia l’aspetto di una comunicazione che sia davvero capace di sprigionare “calore”. E questo è possibile soltanto quando la comunicazione si impegna a comporre l’esigenza della narrazione dei fatti con il bene del singolo e della comunità. 

Dalla pagina di Vangelo che abbiamo ascoltato vorrei raccogliere alcune risonanze che possono accompagnare il vostro quotidiano lavoro a servizio di quel “calore” della comunicazione di cui abbiamo tanto bisogno.

Gesù sta riprendendo ad insegnare lungo il mare.

Comunicazione particolare, quella dell’insegnamento, perché orientata a “lasciare un segno”, come l’etimologia della parola suggerisce. E nella complessità del tempo che viviamo, siamo chiamati ad un supplemento di consapevolezza rispetto alla qualità dei segni che lasciamo.

Nel vostro quotidiano lavoro di cronisti, lasciare “segni” è parte integrante della vostra professione: lo fate attraverso le parole che scrivete o pronunciate, attraverso le immagini che mostrate.

Qual è la qualità di ciò che proponete?

Sono segni che “informano”, e dunque aiutano a formarci interiormente grazie alla riflessione culturale che viene generata, o “deformano” perché danno spazio a ciò che non fa crescere?

Dalla qualità dei “segni” che ogni giorno proponete a chi vi legge o vi ascolta o guarda le vostre immagini voi aiutate o meno a edificare la comunità umana secondo il “sogno” di Dio.

L’insegnamento di Gesù, poi, avviene con parabole. Un genere letterario particolarmente amato dal Signore, che in più occasioni prende a prestito delle immagini e delle situazioni della vita per indicare la presenza e l’azione del Regno di Dio.

La parabola di Gesù è capace di affascinare perché partendo dalla realtà della storia è capace di mostrare quel “di più” di bene e di vita che la attraversa.

Voi ogni giorno avete il compito di raccontare con fedeltà la realtà, in contesti comunicativi dove spesso a vincere è la mistificazione della verità di cui le fake-news sono emblema.

Rimanere fedeli alla verità della realtà è il più grande servizio che potete offrire alle nostre comunità. E questo domanda non solo di raccontare ciò che accade nei puntuali servizi di cronaca che proponete ogni giorno, ma di aiutarci a “vedere più in là”. 

Le parabole di Gesù, del resto, partivano dalla realtà e la aprivano ad un “oltre”. Così anche per voi: il racconto della realtà è chiamato ad aprirsi ad una lettura sapiente della storia.

Questo richiede tempo, dedizione, pazienza, ascolto, silenzio, riflessione. Ingredienti non scontati in un tempo sempre più accelerato che domanda anche a voi – alle prese con le poche risorse umane a disposizione – di chiudere velocemente le pagine di un giornale o i vari servizi televisivi.

Abbiate cura di non rinunciare a questo faticoso esercizio di discernimento. Gli ingredienti ora indicati sono parte integrante del vostro essere cronisti. Perché prima di essere offerta, ogni vostra parola, ogni vostra immagine sia sapientemente soppesata.

Ed è solo a partire da qui che la comunicazione quotidiana potrà ritrovare il suo più pieno calore. Quello che le “intelligenze artificiali” puntano ad imitare, ma che solo il cuore umano riesce realmente ad offrire.

Una Cattedrale gremita in ogni ordine di posto ha salutato questo pomeriggio il Vescovo emerito di Chiavari, Alberto Tanasini, scomparso mercoledì mattina.

A presiedere la Messa esequiale l’Arcivescovo metropolita di Genova, mons. Marco Tasca, alla quale ha assistito il cardinale Angelo Bagnasco, vescovo emerito di Genova. Hanno concelebrato tutti i Vescovi della Conferenza Episcopale Ligure: il Vescovo diocesano mons. Giampio Devasini, mons. Luigi Ernesto Palletti (La Spezia-Sarzana-Brugnato), mons. Calogero Marino (Savona-Noli), mons. Guglielmo Borghetti (Albenga-Imperia), mons. Antonio Suetta (Ventimiglia-Sanremo), mons. Guido Marini (Tortona). Insieme a loro l’Arcivescovo Eugenio Sbarbaro e mons. Corrado Sanguineti (vescovo di Pavia) originari della Diocesi chiavarese, mons. Mario Vaccari, vescovo di Massa Carrara-Pontremoli, mons. Alberto Maria Careggio, vescovo emerito di Ventimiglia-Sanremo e predecessore di Tanasini alla guida della nostra Diocesi, mons. Vittorio Lupi, vescovo emerito di Savona-Noli. Molti i presbiteri del clero di Chiavari e di Genova.

«Mi sembra che il segreto dei giorni del vescovo Alberto, il cuore della sua vita, alla fine, sia qui: è stato un uomo proteso, con tutta la sua esistenza, al Signore, da lui amato, servito, appunto atteso – ha detto il Vescovo Giampio Devasini nell’omelia -. Sì, il vescovo Alberto ha avuto tanti impegni, ha svolto molti servizi, ma era un uomo scrupoloso, non soltanto in ciò che faceva, ma anche nel custodire il suo silenzio, anche nel non permettere che il vorticoso succedersi degli eventi gli togliesse il tempo della preghiera. Ha atteso il Signore, è stato desto, è stato sveglio fino alla fine con le sue capacità e con i suoi limiti, con le sue grandezze e con le sue mancanze, come capita a tutti noi».

«Ha vissuto desto, cercando di praticare e di far praticare alla Chiesa di Genova prima e alla Chiesa di Chiavari il discernimento su dove venga oggi il Signore e il Regno di Dio, soprattutto in quel gesto con cui i cristiani dicono la loro attesa della venuta del Signore Gesù che è l’annuncio del Vangelo, nel tempo opportuno e nel tempo non opportuno, quando le cose vanno bene e quando le cose non vanno bene – ha continuato Devasini -. Caro Vescovo Alberto, la bella Chiesa che è in Chiavari – Chiesa che hai teneramente e intensamente amato, Chiesa di cui hai sempre parlato con umile fierezza – si congeda ora da te ringraziandoti per la tua paternità: una paternità che ha favorito la comunione ecclesiale e la fraternità tra i presbiteri; una paternità attenta all’uomo là dove si svolge la sua vita quotidiana; una paternità vissuta all’insegna della pazienza e di una fedeltà instancabile ancorché fortemente messa alla prova dalle tue fragilità fisiche; una paternità contrassegnata da sobrietà e discrezione. Caro Vescovo Alberto, per te la notte è passata ed è sorto lo splendore di un incontro. E non con un Dio ladro di vita ma con un Dio che si fa servo dei suoi servi, che si china davanti all’uomo e lo onora, che allieta e nutre la vita, un Dio amante della vita, della vita che per lui, con lui e in lui non conosce tramonto».

Al termine si è data lettura dei messaggi di cordoglio inviati da Papa Francesco e dal Segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana, mons. Giuseppe Baturi, a nome del cardinale Presidente Matteo Maria Zuppi.

E’ seguita la tumulazione in forma privata nella cripta dei Vescovi.

Continua ininterrotto da ieri mattina il flusso di fedeli nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto per fare visita e pregare davanti alla salma del Vescovo emerito, mons. Alberto Tanasini, scomparso mercoledì mattina.

Questo pomeriggio alle 15:30 il funerale sarà presieduto dall’Arcivescovo metropolita di Genova, mons. Marco Tasca. Assisterà alla Celebrazione il cardinale Angelo Bagnasco, vescovo emerito di Genova.

Diversi i presuli che hanno confermato la loro partecipazione: mons. Calogero Marino (vescovo di Savona-Noli e per lungo tempo Vicario generale della Diocesi chiavarese), mons. Corrado Sanguineti (vescovo di Pavia e suo tempo Pro-Vicario generale della nostra Diocesi), mons. Luigi Ernesto Palletti (vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato, che sostituì mons. Tanasini come Ausiliare di Genova), mons. Guido Marini (vescovo di Tortona), mons. Mario Vaccari (vescovo di Massa Carrara-Pontremoli), mons. Vittorio Lupi (vescovo emerito di Savona-Noli), mons. Martino Canessa (vescovo emerito di Tortona).

A tenere l’omelia sarà il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini.

Il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, ha disposto per oggi, giovedì 25 gennaio, il suono delle campane “a morto” di tutte le chiese del territorio diocesano alle ore 19:00 in segno di suffragio per la scomparsa del Vescovo emerito, mons. Alberto Tanasini.

Si è spento questa mattina alle 4:00 mons. Alberto Tanasini.

Il Vescovo emerito di Chiavari era ricoverato nel reparto di rianimazione dell’Ospedale di Lavagna.

La salma di mons. Tanasini sarà esposta domani mattina, giovedì 25 gennaio, alle ore 8:00 nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto. Le Sante Messe di domani (8:30-10:30-18:00) e di venerdì (8:30-10:30) saranno celebrate in suo suffragio. 

La Chiesa Cattedrale rimarrà aperta per tutta la giornata di domani per consentire la visita e la preghiera dei fedeli. Rimarrà aperta anche venerdì sino alle ore 12:00.

Il Rosario sarà pregato domani sera, giovedì 25 gennaio, alle ore 21:00 in Cattedrale. Il funerale sarà celebrato venerdì pomeriggio, 26 gennaio, alle ore 15:30 e sarà presieduto dall’Arcivescovo metropolita di Genova, monsignor Marco Tasca.

La tumulazione avverrà in forma privata nella cripta dei Vescovi.

Nato a Ravenna il 6 agosto 1945, del clero di Genova, mons. Tanasini era stato ordinato Presbitero il 1 marzo 1969. Eletto alla Chiesa titolare di Suelli il 2 luglio 1996, consacrato il 14 settembre 1996, è stato Vescovo ausiliare di Genova sino al trasferimento a Chiavari il 16 maggio 2004. Ha guidato la nostra Diocesi sino al 10 aprile 2021.

don Luca Sardella
Portavoce della Diocesi

Nella Solennità della Presentazione del Signore, si rinnova l’appuntamento con la Giornata della Vita Consacrata. Il prossimo 2 febbraio alle 17:45 appuntamento in Cattedrale.

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Diocesi

Nomine

L’Arcivescovo di Genova, mons. Marco Tasca, in accordo con i competenti Vescovi della Regione Ecclesiastica Ligure ha designato don Alessandro Giosso componente del Consiglio di Indirizzo della Fondazione CARIGE.

A questo Organo è affidato il compito di vigilare sull’operato del Consiglio di Amministrazione della Fondazione stessa, sulle sue attività istituzionali e sui risultati dell’attività di investimento.

Don Alessandro, nato a Chiavari il 28 dicembre 1973, ordinato Presbitero l’8 dicembre 1999, è attualmente Parroco delle Parrocchie di San Martino in Portofino e di Santa Maria Assunta in Nozarego. Membro del Consiglio diocesano per gli Affari Economici, Direttore del Museo diocesano e dell’Archivio storico diocesano, è Dottorando di ricerca in Teologia Fondamentale alla Pontificia Università Gregoriana di Roma.

Gli stessi Vescovi della Conferenza Episcopale Ligure nel corso dell’ultima riunione hanno nominato don Luca Sardella nuovo Difensore del Vincolo nel Tribunale Ecclesiastico Interdiocesano della Liguria.

Il compito del Difensore del Vincolo all’interno di un Processo canonico consiste nel cercare e presentare al giudice tutti quegli argomenti che ragionevolmente possono servire per dimostrare la validità di un’ordinazione o di un matrimonio.

Don Luca, nato a Santa Margherita Ligure il 13 gennaio 1982, ordinato Presbitero il 24 novembre 2013, è Parroco delle Parrocchie di Santa Margherita e di San Giacomo di Corte in Santa Margherita Ligure, Direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali e Portavoce della Diocesi, Direttore dell’Ufficio Giuridico della Curia, Membro del Consiglio diocesano per gli Affari Economici, Docente di Mezzi di Comunicazione sociale all’Istituto Superiore di Scienze Religiose della Liguria, Assistente diocesano del Settore Giovani dell’Azione Cattolica e Dottorando di ricerca in Diritto Canonico alla Pontificia Università Lateranense di Roma.

Si è conclusa oggi la tradizionale Tre-giorni del Clero che da lunedì ha visto riuniti a Varigotti diversi sacerdoti della Diocesi per l’annuale appuntamento di formazione e fraternità.

I Presbiteri partecipanti hanno avuto modo di riflettere e confrontarsi sul tema: “Fiducia, vulnerabilità e forme di abuso”.

A guidare i lavori il biblista don Matteo Crimella, Anna Deodato, membro del Servizio nazionale per la tutela dei minori e degli adulti vulnerabili della Cei, e don Enrico Parolari, prete della diocesi di Milano e psicoterapeuta.

«Si configura un abuso – ha detto don Parolari – quando si verifica una manipolazione della coscienza e una costrizione arbitraria della libertà personale, sino al punto di ledere, distorcere e annullare nella vittima il suo rapporto con Dio, i suoi convincimenti più profondi, arrivando a coinvolgere e ridurre la sua capacita di autodeterminazione vitale». C’è stato spazio tra i Presbiteri per interrogarsi e conoscere questo fenomeno, così da porre passi consapevoli nell’esercizio del proprio ministero.

Presente a Varigotti il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, che ha condiviso il clima di amicizia e fraternità che sempre scandisce questo appuntamento.

L’evoluzione dei sistemi di intelligenza artificiale rende sempre più naturale comunicare attraverso e con le macchine, tanto che è diventato difficile distinguere il calcolo dal pensiero, il linguaggio prodotto da una macchina da quello generato dagli esseri umani.

Come tutte le rivoluzioni, anche questa basata sull’intelligenza artificiale pone nuove sfide affinché le macchine non contribuiscano a diffondere un sistema di disinformazione a larga scala e non aumentino la solitudine di chi è già solo, privandoci di quel calore che solo la comunicazione tra persone può dare.

È importante guidare l’intelligenza artificiale e gli algoritmi perché vi sia in ognuno una consapevolezza responsabile nell’uso e nello sviluppo di queste forme differenti di comunicazione che si vanno ad affiancare a quelle dei social media e di internet. È necessario che la comunicazione si orientata a una vita più piena della persona umana.

In occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei Giornalisti, l’Ufficio per le Comunicazioni sociali della Diocesi di Chiavari e l’Unione Cattolica della Stampa Italiana Liguria, in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti della Liguria, organizzano un incontro formativo sul tema del messaggio del Papa per la 58esima Giornata mondiale delle Comunicazioni sociali.

L’appuntamento è mercoledì 24 gennaio alle 10:00 nei locali del Seminario vescovile di Chiavari, in Piazza Nostra Signora dell’Orto 8.

L’incontro inizierà con la celebrazione della Messa, presieduta dal vescovo di Chiavari, mons. Giampio Devasini, incaricato della Conferenza Episcopale Ligure per le Comunicazioni sociali. Il momento formativo inizierà alle 10:30.

Interverrà da remoto – con la possibilità di porre domande – Luigi Rancilio, caporedattore di Avvenire e responsabile dei social. Interverrà in presenza Stefania Berretta, responsabile della formazione per l’Ordine dei Giornalisti della Liguria.

Introduce don Luca Sardella, Direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali e Portavoce della Diocesi di Chiavari. Modera Emanuela Castello, presidente UCSI Liguria.

E’ stata richiesta la possibilità di accreditare l’incontro nell’ambito della formazione permanente.

E’ in programma mercoledì 24 gennaio l’incontro ecumenico a Sestri Levante promosso dalle Chiese cristiane del Tigullio nell’ambito della Settimana di preghiera per l’unità dei Cristiani.

Pubblichiamo l’omelia del Vescovo diocesano pronunciata in Cattedrale nella Solennità dell’Epifania del Signore.

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«La pace è trasformazione del cuore»

In allegato l’omelia di mons. Giampio Devasini pronunciata in Cattedrale il primo gennaio.

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Si allega l’omelia tenuta in Cattedrale dal Vescovo diocesano nel corso della Celebrazione del Te Deum di fine anno.

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Tradizionale incontro pre-natalizio questa mattina in Curia tra il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, e i Sindaci del Tigullio per lo scambio degli auguri.

Gratitudine da parte dei primi cittadini del territorio per l’opportunità di ritrovarsi insieme per uno sguardo ampio e complessivo sul comprensorio, sulle sue fatiche ma anche sulle sue potenzialità.

Il dialogo è stato avviato da una serie di temi che il Vescovo ha offerto alla riflessione di tutti. Dall’incremento delle persone che vivono in stato di povertà all’emergenza abitativa, dalla disoccupazione al sostegno delle giovani generazioni.

Ogni sindaco ha avuto modo di condividere le difficoltà che si incontrano quotidianamente nella cura del bene comune e la relativa fatica nel fare programmazione, individuando però nel “fare rete” la possibilità di affrontare sinergicamente le sfide con uno sguardo comune.

Cena pre natalizia per la Consulta diocesana di Pastorale Giovanile. Un’occasione per fare festa e dirsi la reciproca gratitudine per il servizio svolto insieme a favore dei giovani di tutta la Diocesi. «Un bel momento di fraternità che aiuta a cementare il legame tra noi per essere sempre di più un gruppo a servizio di tutti» dice Maria Giulia Crispino, Vice direttrice del Servizio diocesano di Pastorale giovanile.

In allegato le omelie pronunciate da mons. Giampio Devasini

Fragilità negli adolescenti, ma anche incertezza negli adulti.

La sfida delle scuole per accompagnare i ragazzi e le ragazze a crescere con responsabilità è aperta. La Diocesi ha il desiderio di porsi al fianco delle istituzioni per condividere progetti e iniziative che supportino uno sguardo educativo che favorisca studenti, genitori e insegnanti.

Questo aspetto, insieme ad altri, è stato al centro dell’incontro che si è svolto stamane nel Seminario di Chiavari tra il Vescovo diocesano, monsignor Giampio Devasini, e i dirigenti scolastici del territorio. Un’iniziativa organizzata insieme alla Rete Merani, realtà che coordina le scuole del Tigullio e del Golfo Paradiso. 

«Al di là delle analisi – ha detto il Vescovo – è importante incontrarsi e condividere delle proposte che aiutino a incontrare i ragazzi per offrirgli esperienze significative e confrontarsi con gli adulti perché non si sentano soli nelle difficoltà che incontrano».

La Diocesi, che già ha all’attivo esperienze di collaborazioni con le scuole, ha offerto ulteriore disponibilità sia di idee che di spazi per promuovere nuovi percorsi.

«E’ stata un’occasione significativa – ha detto al termine Catenina Balli, dirigente scolastica, coordinatrice della Rete Merani – soprattutto per guardare alle iniziative buone che già sono presenti sul territorio, nell’ottica di crescere nel fare rete e nel mettere in gioco impegno e creatività. Ogni giorno vediamo che le problematiche aumentano, ma se si affrontano insieme intravediamo la possibilità di non rimanere bloccati nell’emergenza». Dai dirigenti l’impegno a far scoprire agli studenti «che a scuola non si viene solo per sé stessi. Occorre investire sulla bellezza del tempo dedicato agli altri, a partire dal compagno più in difficoltà fino ad iniziative di volontariato».

Con grande riconoscenza ci apprestiamo a salutare la Comunità dei Frati Cappuccini di Santa Margherita Ligure che il prossimo 10 gennaio lascerà il locale convento per unirsi ad altre Comunità.
La loro presenza a Santa Margherita Ligure dagli inizi del 1600 ha contribuito negli anni a far crescere un’autentica spiritualità francescana segnata dall’accoglienza, dalla cura e dall’aiuto ai più poveri. Per questo la Diocesi esprime ammirazione e gratitudine.
Non possiamo nascondere il profondo dispiacere dell’intera comunità diocesana perché insieme ai Frati Cappuccini di Santa Margherita saluteremo presto anche le Sorelle Clarisse di Leivi. Ma c’è al contempo la consapevolezza che il seme di Vangelo da loro piantato e curato in tanti anni di attività non andrà perduto.
La spiritualità di San Francesco continuerà ad incarnarsi nel tessuto della nostra Chiesa diocesana, a partire dall’eredità che la Comunità di Santa Margherita Ligure si prepara a consegnare al territorio e alla presenza francescana che continuerà a vivere e
operare nel convento di Chiavari.

don Luca Sardella
Portavoce della Diocesi

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Francesco Basso ordinato Diacono

Il seminarista Francesco Basso è stato ordinato Diacono dal Vescovo diocesano questo pomeriggio nella Cattedrale di Chiavari. Pubblichiamo il testo dell’omelia pronunciata da mons. Giampio Devasini.

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Cari fratelli e sorelle,​

oggi da questa assemblea si leva a Dio un duplice grazie. Un primo grazie è per averci donato Maria, Madre di Gesù e Madre nostra; un secondo grazie è per l’ordinazione diaconale del nostro Francesco.

Caro Francesco, tra poco sarai conformato a Gesù che non è venuto in questo mondo per essere servito ma per servire; diventerai sacramento, segno efficace della sua presenza in mezzo al santo popolo fedele di Dio. Sarai servo dell’annuncio della Parola, servo dell’amore da condividere con i fratelli e le sorelle, servo del culto da rendere a Dio.

Servo dell’annuncio del Vangelo e cioè dell’amore di Dio manifestatosi pienamente in Gesù così che nessuno si senta escluso da questo amore che mette/rimette in piedi le persone, guarisce l’umana esistenza liberandola dalla deriva del non senso, dona conforto, speranza e gioia di vivere. E sappiamo tutti bene che l’annuncio del Vangelo è tanto più credibile quanto più il Vangelo permea mente, cuore, mani e piedi di chi l’annuncia. Sì, anche i piedi: quanta strada percorre Gesù nei Vangeli! E quanto ci dice questo camminare! Essere Chiesa di Gesù, essere alla sequela di Gesù cos’altro può voler dire se non questo? Uscire, con Gesù e al modo di Gesù, per incontrare le donne e gli uomini che abitano le nostre città e i nostri paesi; uscire, con Gesù e al modo di Gesù, per essere aiutati a liberarci da schemi mentali sclerotizzati che ci tengono prigionieri impedendoci di essere uomini e donne di comunione; uscire, con Gesù e al modo di Gesù, per non addormentarci nelle nostre comodità o nei nostri riti.

Al servizio del Vangelo è strettamente – direi di più: costitutivamente – legato il servizio dell’amore da condividere con i fratelli e le sorelle e particolarmente con i poveri, nell’accezione più ampia possibile del termine. Poveri e Vangelo devono stare insieme perché i poveri non sono una categoria sociale, sono sacramento di Cristo, segno efficace della sua presenza. Sono la carne di Gesù che dobbiamo abbracciare ed accarezzare. Poveri e Vangelo devono stare insieme perchè sono i poveri ad evangelizzarci in quanto ci permettono di riconoscere, attraverso le tante sfaccettature della loro condizione e della loro vita, i tratti più autentici del volto del Padre che è nei cieli. Quando e come inizia il cammino di conversione di Francesco d’Assisi? È lui stesso a dircelo nel suo Testamento: «Il Signore dette a me, frate Francesco, di incominciare a fare penitenza così: quando ero nei peccati mi sembrava cosa troppo amara vedere i lebbrosi e il Signore stesso mi condusse tra loro e usai con essi misericordia. E allontanandomi da essi, ciò che mi sembrava amaro mi fu cambiato in dolcezza d’animo e di corpo». Poveri e Vangelo devono stare insieme perché è quanto facciamo per i poveri che dà autorevolezza e forza all’annuncio della buona notizia dell’amore di Dio. Poveri e Vangelo devono stare insieme perché i poveri sono miei fratelli, sono mie sorelle in quanto figli e figlie dell’unico Padre che è nei cieli. Prendersi cura dei poveri comporta anche la disponibilità a fare la propria parte contro quelle strutture di peccato che creano nella società la cultura dello scarto, dell’esclusione, che privano la persona della sua dignità. 

Infine, il servizio dell’altare: assistere il vescovo e i presbiteri soprattutto quando presiedono l’Eucaristia. «L’Eucaristia […] guarisce la nostra memoria chiusa. Le ferite che ci teniamo dentro non creano problemi solo a noi, ma anche agli altri. Ci rendono paurosi e sospettosi: all’inizio chiusi, alla lunga cinici e indifferenti. Ci portano a reagire nei confronti degli altri con distacco e arroganza, illudendoci che in questo modo possiamo controllare le situazioni. Ma è un inganno: solo l’amore guarisce alla radice la paura e libera dalle chiusure che imprigionano. Così fa Gesù, venendoci incontro con dolcezza, nella disarmante fragilità dell’Ostia; così fa Gesù, Pane spezzato per rompere i gusci dei nostri egoismi; così fa Gesù, che si dona per dirci che solo aprendoci ci liberiamo dai blocchi interiori, dalle paralisi del cuore. Il Signore, offrendosi a noi semplice come il pane, ci invita anche a non sprecare la vita inseguendo mille cose inutili che creano dipendenze e lasciano il vuoto dentro. L’Eucaristia spegne in noi la fame di cose e accende il desiderio di servire. Ci rialza dalla nostra comoda sedentarietà, ci ricorda che non siamo solo bocche da sfamare, ma siamo anche le sue mani per sfamare il prossimo. È urgente ora prenderci cura di chi ha fame di cibo e dignità, di chi non lavora e fatica ad andare avanti. E farlo in modo concreto, come concreto è il Pane che Gesù ci dà. Serve una vicinanza reale, servono vere e proprie catene di solidarietà. Gesù nell’Eucaristia si fa vicino a noi: non lasciamo solo chi ci sta vicino!» (Papa Francesco, 14 giugno 2020).

Caro Francesco, concorri a generare non una Chiesa avulsa dal reale, corrispondente ai tuoi gusti e alle tue idee ma una Chiesa che vive nel tempo, mantenendo salda la speranza e attendendo i cieli nuovi e la terra nuova. Concorri a generare non una Chiesa dormiente, che adora le ceneri, paga della sua storia e delle sue tradizioni, ma una Chiesa dinamica, che custodisce il fuoco, si interroga, scruta i segni dei tempi e si lascia convertire continuamente per essere fedele al mandato del suo Signore. Concorri a generare non una Chiesa che distribuisce sempre e soltanto certezze dottrinali e orientamenti morali ma una Chiesa che innanzitutto ascolta, che sa anche suscitare e custodire domande, cosciente di camminare nella notte pellegrina verso la luce. Concorri a generare non una Chiesa che condanna ed esclude, una Chiesa-dogana ma una Chiesa che accoglie, abbraccia, accarezza. 

Caro Francesco, Maria SS.ma ti accompagni aiutandoti a vivere una sempre più profonda relazione con Gesù e, con lui e come lui, a donare la tua vita agli altri perchègli altri abbiano vita. 

Cari fratelli e sorelli permettetemi di concludere questa riflessione con una preghiera a Maria composta dal grande don Tonino Bello:

«Santa Maria, fa’ che il Vangelo diventi la norma ispiratrice di ogni nostra scelta quotidiana. Preservaci dalla tentazione di praticare sconti sulle sue esigenti richieste. Rendici capaci di obbedienze gaudiose. E metti, finalmente, le ali ai nostri piedi perché alla Parola possiamo rendere il servizio missionario dell’annuncio, fino agli estremi confini della terra. Santa Maria, serva del mondo, che, subito dopo esserti dichiarata ancella di Dio, sei corsa a farti ancella di Elisabetta, conferisci ai nostri passi la fretta premurosa con cui tu raggiungesti la città di Giuda, simbolo di quel mondo di fronte al quale la Chiesa è chiamata a cingersi il grembiule. Restituisci cadenze di gratuità al nostro servizio così spesso contaminato dalle scorie dell’asservimento. E fa’ che le ombre del potere non si allunghino mai sui nostri offertori.

Tu che hai sperimentato le tribolazioni dei poveri, aiutaci a mettere a loro disposizione la nostra vita, con i gesti discreti del silenzio e non con gli spot pubblicitari del protagonismo. Rendici consapevoli che, sotto le mentite spoglie degli affaticati e degli oppressi, si nasconde il Re. Apri il nostro cuore alle sofferenze dei fratelli. E perché possiamo essere pronti a intuirne le necessità, donaci occhi gonfi di tenerezza e di speranza.

Gli occhi che avesti tu, quel giorno. A Cana di Galilea». Amen.

Pubblichiamo l’omelia pronunciata questa sera dal Vescovo Devasini nel corso della Veglia dell’Immacolata nella Basilica dei Santi Gervasio e Protasio di Rapallo.

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«Ecco Dio è la mia salvezza» (Is 12, 2)

«Il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore» (Lc 1, 47)

Cari fratelli e sorelle, la salvezza della nostra vita dalla deriva del non senso, dell’inconsistenza, della disperazione si compie accogliendo l’amore di Dio, l’amore preveniente, gratuito, incondizionato, smisurato di Dio. Questo amore però non è sempre evidente: per esempio non lo è quando mi accade di vivere esperienze particolarmente dolorose…..magari col tempo riuscirò anche a leggerle – per usare le parole di Peter Cameron – come «un dono crudele,  ma pur sempre un dono» perché mi hanno aiutato a capire tante cose, a dare una certa direzione alla mia vita, a non essere superficiale…..ma non è detto che questo avvenga, non è automatico. Oggi ho inaugurato a Cicagna l’abete “Natalino” che ha dato volto concreto ad un racconto di Vladimiro, un ragazzo di 32 anni affetto da sla: completamente immobile, tracheostomizzato, nutrito attraverso la peg e disperatamente attaccato alla vita. L’ho conosciuto in occasione del pellegrinaggio a Lourdes dell’agosto scorso e poi, con don Marco Gattorna, l’ho incontrato altre volte: confessare l’amore di Dio nella sua condizione è terribilmente difficile per lui ma anche per me. Dagli incontri con lui – il cui mondo interiore si sta affinando fino a raggiungere vette altissime – esco sempre commosso e arricchito ma anche con tante domande che non trovano risposta. Ecco, penso che credere sia anche questo: confessare l’amore di Dio quando quest’amore non è affatto evidente. Il credente non è uno che avanza nella serena luminosità del giorno ma è uno che cammina nella notte, pellegrino verso la luce. La fede non è possesso, garanzia, sicurezza. La fede è resa, consegna, abbandono. «Credo, Signore, aiuta la mia incredulità» (Mc 9, 24).

La salvezza della nostra vita dalla deriva del non senso, dell’inconsistenza, della disperazione si compie accogliendo l’amore di Dio, l’amore preveniente, gratuito, incondizionato, smisurato di Dio. E quest’accoglienza ha i tratti dell’autenticità solo quando, con il mio cuore, dilatato da questo amore, vado, con Dio e come Dio, verso gli altri, metto la mia esistenza a servizio degli altri, dono la mia vita agli altri perché gli altri abbiano vita. Gesù ci ha insegnato che il credente non è colui che obbedisce a Dio osservando le sue leggi ma è colui che assomiglia al Padre che è nei cieli perché pratica un amore simile al suo. E lo può praticare perché è abitato dall’amore di Dio come ci ricorda l’apostolo Paolo: «L’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato» (Rm 5, 5). «Credo, Signore, aiuta la mia incredulità» (Mc 9, 24).

Caro Francesco, con te e per te preghiamo perchè tu possa tenere sempre lo sguardo fisso su Gesù, sul suo esempio luminoso, sulla radicalità e totalità della sua intrepida dedizione e così avrai la forza di servire i fratelli e le sorelle “a modo di Gesù”. Caro Francesco, con te preghiamo perché, sul tuo esempio, altri giovani, accogliendo la chiamata di Dio, decidano di dedicarsi totalmente a Lui nel servizio dei fratelli e delle sorelle.