Taglia il traguardo dei dieci anni il Pellegrinaggio diocesano dei Cresimati a Roma. L’esperienza quest’anno coinvolgerà 250 tra ragazzi e accompagnatori, affermandosi come tappa significativa nell’itinerario formativo rivolto ai ragazzi che hanno celebrato il Sacramento della Confermazione.
La partenza lunedì 28 agosto dalle varie parti della Diocesi e il ritrovo nella Basilica di San Pietro per il rinnovo della Professione di fede. Dopo una visita guidata nel centro città, alla sera è previsto l’incontro con Arturo Mariani, calciatore della Nazionale Italiana Amputati. Martedì 29 la Celebrazione Eucaristica nella Basilica di Sant’Andrea della Valle, la visita ai principali monumenti della città e l’incontro dopo pranzo con Capitano Ultimo. Mercoledì 30 la partecipazione all’Udienza generale di Papa Francesco, al termine della quale due ragazzi del gruppo saluteranno personalmente il Pontefice.

L’entusiasmo dei giovani chiavaresi si fa sentire. A Lisbona i ragazzi accompagnati dal Vescovo Devasini partecipano ai diversi appuntamenti. Le voci dei partecipanti nelle interviste di Teleradiopace.

Con un videomessaggio, mons. Giampio Devasini si rivolge ai giovani in partenza per la Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona

Sono partiti con molta emozione alla volta di Chavez, in Portogallo, gli otto giovani della diocesi di Chiavari che vivranno i prossimi giorni di attesa della Giornata Mondiale della Gioventù di Lisbona ospitati dalle famiglie del territorio.
Un’esperienza, quella del “gemellaggio”, che punta alla condivisione dell’amicizia e della fede tra i ragazzi di tutto il Mondo e i coetanei portoghesi che li accoglieranno. La prima tappa del viaggio è stata Barcellona. Domani, insieme ai coetanei di Genova, si proseguirà per la Diocesi di Vila Real. 
«Desideriamo conoscere da vicino il territorio – spiega don Stefano Bruzzone, vice direttore del Servizio diocesano di Pastorale giovanile -. La possibilità di abitare a coppie nelle famiglie che hanno dato disponibilità all’accoglienza è un’occasione per costruire legami significativi».
Saranno 192 i giovani della Diocesi che parteciperanno alla GMG.
Il gruppo partirà da Chiavari sabato sera alle ore 21:00. Dopo una tappa a Barcellona, si arriverà lunedì 31 ad Algueirao Mem Martins, paese che oltre ai chiavaresi ospiterà anche le diocesi di Padova e Verona.
Nel programma la partecipazione alle catechesi con i Vescovi, la festa per gli italiani e la via Crucis con Papa Francesco. Cuore della GMG la veglia di preghiera presieduta dal Pontefice nel Campo da Graça di Lisbona, sabato 5 agosto, e la Santa Messa conclusiva di domenica 6 agosto.

Nell’ambito del viaggio missionario dei Vescovi Devasini e Tasca a Cuba, si è svolta a Sancti Spirtus la Giornata Nazionale della Gioventù insieme al vescovo di Santa Clara Arturo Amador. Un appuntamento propedeutico alla GMG di Lisbona.

Continua in questi giorni il viaggio missionario di mons. Giampio Devasini in terra cubana.
A Copa, nella Parrocchia di Manacas, il Vescovo ha celebrato la Santa Messa e amministrato il battesimo al piccolo Cristopher Daniel.
Poi la visita è continuata nella comunità di Cascajal. Qui si sono incontrate le famiglie di alcuni missionari laici e la realtà della mensa dei poveri.

E’ atterrata ieri sera all’Aeroporto di L’Avana la delegazione delle Diocesi di Chiavari e Genova in visita alla missione interdiocesana di Santa Clara a Cuba. Presenti i Vescovi Giampio Devasini e Marco Tasca che sono stati accolti in aeroporto dai missionari don Claudio Arata e don Paolo Benvenuto. Dopo la notte trascorsa nella capitale cubana, oggi il trasferimento a Santa Clara. Monsignor Devasini domattina incontrerà la Comunità di Cascajal e farà visita alla mensa dei poveri.

L’Arcivescovo metropolita di Genova, mons. Marco Tasca, e il Vescovo di Chiavari, mons. Giampio Devasini, atterreranno domani sera a Cuba per visitare la missione interdiocesana che da diversi anni opera nella Diocesi di Santa Clara, nel cuore dell’isola caraibica.
Un viaggio di dieci giorni che permetterà ai pastori delle due Diocesi liguri di prendere contatto con la realtà missionaria iniziata nell’ottobre 2005 e portata avanti in questo momento da don Paolo Benvenuto (Genova) e don Claudio Arata (Chiavari).
Il programma è molto articolato. I due vescovi incontreranno il Vescovo di Santa Clara Marcelo Arturo González Amador e conosceranno da vicino le realtà della missione. Previste visite alle mense parrocchiali della Caritas, incontri con i volontari e con le persone assistite e la partecipazione, sabato, alla Giornata diocesana della Gioventù a Sancti Spíritus. Accompagnati da tre sacerdoti liguri, i presuli al termine del viaggio incontreranno a L’Avana il Nunzio Apostolico.

(l.sard.)

Un richiamo alla gioia è quello che ha idealmente unito Chiavari e Rapallo in occasione delle feste mariane in onore di Nostra Signora dell’Orto e Nostra Signora di Montallegro. Nei servizi di Telepace la sintesi degli appuntamenti conclusivi del 3 luglio

Servizio di Maurizio Garreffa © TeleRadioPace TV
Servizio di don Luca Sardella © TeleRadioPace TV

Nella Cattedrale di Chiavari, il Vescovo diocesano ha celebrato la Solennità di Nostra Signora dell’Orto, patrona della Città e della Diocesi. «La Vergine Maria, Regina della pace e luminoso esempio di carità, qui onorata con il titolo di Madonna dell’Orto – ha detto mons. Devasini nell’omelia – aiuti tutti noi a vivere la vita buona del Vangelo».

Qui il testo integrale dell’omelia.

Documenti

Il Vescovo diocesano ha presieduto la Celebrazione Eucaristica nella Basilica dei Santi Gervasio e Protasio in occasione della Solennità di Nostra Signora di Montallegro.
Al termine del Panegirico, sul lungomare, mons. Devasini è salito al Santuario mariano dove ha salutato il card. Ernest Simoni che ha presieduto le Celebrazioni al Santuario.

Qui il testo dell’omelia di questa mattina.

Documenti

La Diocesi si prepara ad onorare Maria, venerata con i titoli di Nostra Signora dell’Orto, patrona della città di Chiavari e della Diocesi, e di Nostra Signora di Montallegro, patrona della città di Rapallo e del suo Capitaneato.

Le “Feste di Luglio” inizieranno domani, sabato 1 luglio.

A Rapallo alle ore 7:00 il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, presiederà la Santa Messa nella Basilica dei Santi Gervasio e Protasio e la successiva intronizzazione dell’Arca argentea della Madonna.

Alle 10:30 in Cattedrale si terrà, sempre alla presenza del Vescovo, l’offerta dei fiori da parte dei bambini. Alle 21:00 la preghiera dei Primi Vespri in Cattedrale, presieduti da mons. Corrado Sanguineti, vescovo di Pavia.

Domenica 2 luglio alle ore 6:00 in Cattedrale la Santa Messa nella memoria dell’Apparizione sarà presieduta da mons. Calogero Marino, vescovo di Savona-Noli. 

Alle 10:30 nella Basilica dei Santi Gervasio e Protasio di Rapallo mons. Devasini presiederà la Concelebrazione eucaristica. Alle 12:00 l’accensione del Panegirico sul lungomare Vittorio Veneto. 

Al Santuario di Montallegro la Santa Messa alle ore 10:30 sarà presieduta dal Card. Ernest Simoni e alle ore 12:00 la Supplica alla Vergine nell’ora dell’apparizione.

In Cattedrale alle ore 18:00 mons. Devasini presiederà l’Eucaristia alla presenza delle Autorità cittadine.

Lunedì 3 luglio la Celebrazione in Cattedrale alle ore 18:00 sarà presieduta dal card. Francesco Coccopalmerio, Presidente emerito del Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi. Alle 21:00 si snoderà la processione per le strade di Chiavari.

A Rapallo, sempre il 3 luglio, alle ore 18:00 in Basilica la Santa Messa sarà presieduta dal Parroco della Basilica papale di San Pietro in Vaticano, padre Agnello Stoia. Alle 21:00 la processione.

La città di Rapallo salirà a Montallegro per lo scioglimento del voto domenica 9 luglio: alle 10:30 la Santa Messa sarà presieduta dal Vescovo.

«Insieme con me – scrive mons. Devasini in un messaggio alla Diocesi – affidate alla Vergine Madre tutte le famiglie in cui figli o figlie stanno vivendo esperienze di grave disagio, famiglie che spesso appaiono smarrite e che non sempre sono sostenute in modo adeguato. Per intercessione di Maria Santissima il Signore le accompagni anche attraverso la nostra vicinanza affettiva ed effettiva».

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Chiusura estiva degli Uffici di Curia

Gli Uffici della Curia rimarranno chiusi per la pausa estiva da lunedì 7 agosto a domenica 20 agosto.

Si osserverà anche la chiusura il prossimo lunedì 3 luglio in occasione delle feste mariane.

Il Vescovo di Chiavari ha ricevuto una speciale onorificenza dal Sovrano Militare Ordine di Malta. Con il rito di investitura, è diventato Cappellano conventuale ad honorem e aiuterà l’ordine nelle sue attività di testimonianza della fede e di aiuto ai più bisognosi.

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Rinunce e nomine

Il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, ha nominato don Beppe Culoma nuovo Parroco della Parrocchia di San Quirico d’Assereto a Rapallo. 

L’immissione canonica avverrà domenica 8 ottobre.

Don Culoma sostituisce don Emilio Arata, che continuerà il suo ministero di Parroco a San Maurizio di Monti, e proseguirà il servizio pastorale anche a San Pietro di Novella e a Sant’Andrea di Foggia.

Dal prossimo 22 luglio, festa della Dedicazione della Cattedrale, ci saranno anche avvicendamenti nelle responsabilità di alcuni Uffici di Curia.

Don Maurizio Prandi è stato nominato Direttore dell’Ufficio Missionario e sostituirà don Federico Tavella; don Stefano Bruzzone è stato nominato Direttore dell’Ufficio Migrantes e sostituirà don Beppe Culoma; la signora Carmen Cianci è stata nominata Direttore dell’Ufficio per la Promozione del sostegno economico alla Chiesa cattolica e sostituirà Francesco Baratta. La signora Cianci, rapallese di origine e di residenza, è Presidente dell’Associazione diocesana “Collaboratori Familiari del Clero”.

don Luca Sardella
Direttore Ufficio per le Comunicazioni sociali
Portavoce della Diocesi

Sono oltre duecento le presenze attese da tutta Italia a Chiavari dal 28 al 31 agosto per partecipare alla Settimana Liturgica Nazionale, appuntamento promosso dal Centro Azione Liturgica e quest’anno dalla nostra Diocesi sul tema: “E’ bello per noi essere qui. Bellezza e verità del celebrare cristiano”.
Ricco il parterre di ospiti che parteciperà all’evento. Si segnala la partecipazione del cardinale Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, che martedì 29 agosto presiederà l’Eucaristia nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto.
Tra gli altri interverranno il teologo mons. Bruno Forte, il compositore mons. Marco Frisina, il giornalista padre Enzo Fortunato, e la biblista Rosanna Virgili.
Tutti gli ascolti si terranno nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto. I partecipanti alloggeranno in strutture alberghiere e religiose del territorio, godendo nel tempo libero della possibilità di visitare la città di Chiavari. Mercoledì 30 agosto sarà organizzata una cena tipica presso il Seminario vescovile, alla quale seguirà alle 21:15 un Concerto in Piazza Nostra Signora dell’Orto. 
Le iscrizioni sono aperte e si possono effettuare solamente on line su questa pagina entro il 31 luglio. I posti nelle strutture religiose sono esauriti e pertanto sarà necessario iscriversi presso quelle alberghiere.
Chi partecipa dalla Diocesi di Chiavari dovrà fare l’iscrizione come Uditore.

Un luogo di culto particolarmente caro alla comunità di Santa Maria del Campo di Rapallo. Al Santuario di Nostra Signora di Caravaggio, sulla vetta del monte Orsena, monsignor Giampio Devasini ha celebrato domenica mattina la Santa Messa.

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Tutte le foto dell’esperienza

Nella serata di ieri si è svolta la Processione del Corpus Domini per le vie di Chiavari.

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La Presidenza della CEI esprime la vicinanza e l’affetto dei Vescovi e delle Chiese in Italia a Papa Francesco, ricoverato oggi pomeriggio, 7 giugno, al Policlinico Universitario A. Gemelli per un intervento chirurgico.
In questo ulteriore momento di prova, la Presidenza si stringe attorno al Santo Padre e invita le comunità ecclesiali a sostenerLo con la preghiera. Con l’augurio di una pronta guarigione, affida al Signore il lavoro dei medici e degli operatori sanitari.

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Rinunce e nomine

Alla conclusione del tempo estivo alcune Comunità parrocchiali della nostra Diocesi vivranno un avvicendamento alla loro guida.

Dopo 14 anni di servizio pastorale a Casarza Ligure, don Stefano Traini ha chiesto al Vescovo di potersi dedicare a tempo pieno alla Caritas diocesana, della quale è stato nominato Direttore lo scorso anno. Una richiesta dettata dal carico di lavoro che ha reso difficoltoso continuare anche la cura delle Parrocchie a lui affidate.

Per questo da domenica 24 settembre il nuovo Parroco delle Parrocchie di San Michele Arcangelo di Casarza Ligure, di San Martino di Bargone e di Santa Maria Assunta di Massasco sarà don Maurizio Prandi, che dopo 11 anni lascia la Zona Pastorale di San Salvatore di Cogorno.

A sostituire don Prandi dal 1° ottobre sarà don Alessandro Cavallo che diventerà così Parroco delle Parrocchie di Sant’Antonino di Breccanecca, di San Salvatore di Cogorno, di San Colombano della Costa e di Santa Maria di Monticelli. 

Don Cavallo continuerà anche il suo ministero in Val Graveglia, diventando contestualmente Parroco delle Parrocchie di Santa Maria di Ne, di San Martino di Caminata e dei Santi Cipriano e Giustina di Sambuceto, comunità che guidava come Amministratore parrocchiale dallo scorso mese di ottobre.

Ad aiutarlo nella zona pastorale di San Salvatore e in Val Graveglia sarà il prete novello don Fabio Torri che viene nominato Vicario parrocchiale di tutte e sette le Parrocchie.

Don Torri inizierà anche un’esperienza di studio che lo porterà a Milano alcuni giorni alla settimana per frequentare i corsi di Teologia Morale alla Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale.

Il sacerdote novello don Emiljano Malia sostituirà don Cavallo nell’ufficio di Vicario parrocchiale della Parrocchia di San Giovanni Battista di Chiavari.

Le nomine sono state firmate dal Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, e comunicate questa mattina a tutte le Comunità interessate nel corso delle Celebrazioni Eucaristiche.

don Luca Sardella
Direttore Ufficio per le Comunicazioni sociali
Portavoce della Diocesi

“Una storia d’amore mette in crisi o in cammino la Chiesa di oggi?”.

Partirà da questa domanda il confronto promosso dall’Ufficio per la Pastorale della famiglia della nostra Diocesi in calendario venerdì 9 giugno alle ore 21:00 nel Seminario vescovile di Piazza Nostra Signora dell’Orto a Chiavari.

«In questo tempo sinodale la nostra Chiesa diocesana desidera mettersi in ascolto di storie affettive dentro un cammino di fede – spiega don Marco Torre, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della famiglia -. L’ascolto di una storia può spiazzare e mettere in crisi e per questo ci muove, ci apre. La diocesi di Bologna, come altre, è in cammino da tempo. Saranno con noi il direttore dell’Ufficio di Pastorale familiare e due coppie che fanno parte del gruppo diocesano “in cammino”».

All’incontro interverranno Pietro e Giacomo, coppia omosessuale, Beatrice e Giampiero, genitori di un ragazzo omosessuale e don Gabriele Davalli, direttore dell’Ufficio per la Pastorale della famiglia della diocesi di Bologna.

Due nuovi Presbiteri per la nostra Chiesa diocesana. don Emiljano Malia e don Fabio Torri sono stati ordinati ieri in Cattedrale dal vescovo Giampio Devasini.
Don Malia presiederà le sue Prime Messe domenica 4 giugno alle ore 10:30 nella Parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio di Rapallo e domenica 11 giugno alle ore 11:15 nella Basilica dei Fieschi a San Salvatore di Cogorno.
Don Torri presiederà la sua prima Messa domenica 11 giugno alle ore 10:30 nella Parrocchia di San Michele Arcangelo a Casarza Ligure.

Questa l’omelia pronunciata dal Vescovo:

Cari fratelli e sorelle,

il racconto dell’effusione dello Spirito Santo sugli apostoli riuniti nel cenacolo che abbiamo ascoltato quando è stata proclamata la prima Lettura, non ha come obiettivo quello di farci ammalare di nostalgia per un evento accaduto circa due millenni fa, ma semmai ha come obiettivo quello di farci rivivere tale evento, di farlo nostro così che sia ravvivato in noi il sogno di una Chiesa mite e audace, fedele e creativa, gioiosa e coraggiosa. Una Chiesa che pratica il comandamento nuovo – «Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri» (Gv 13, 34) – e quindi unita in una comunione piena, senza incrinature e senza arroccamenti. Una Chiesa preoccupata meno dell’organizzazione e più della relazione, meno della conservazione e più dell’annuncio, meno delle strutture e più delle persone. Una Chiesa immune dalla sindrome dell’assedio, affrancata dalla smania di trionfi e di trofei. Una Chiesa in continuo cammino, che abita dentro i villaggi, disposta ad accogliere ogni uomo ed ogni donna con cordialità e senza pregiudizi, capace di ascoltare lo Spirito Santo che parla anche attraverso i fratelli e le sorelle che con noi condividono questo tempo complesso e quindi anche attraverso le critiche, i sogni, i progetti, le esperienze. E perché l’ascolto delle persone sia generativo di cose nuove, la preoccupazione non deve essere “cosa dobbiamo dire noi” ma “come possiamo eliminare gli ostacoli perché i cosiddetti mondi parlino”.

Cari fratelli e sorelle, lo Spirito Santo che oggi, come vento gagliardo e soffio gentile, investirà Emiljano e Fabio infiammandoli col fuoco ardente del suo amore, è stato effuso su ciascuno di noi il giorno del nostro battesimo generandoci a vita nuova come fratelli di Gesù e figli del Padre nostro che è nei cieli. Figli di un Padre, di un Abbà (così, nei colloqui intimi, lo chiamava Gesù ricorrendo ad un termine dialettale con cui i bambini ebrei in casa chiamavano il papà) e non di un tiranno implacabile, di un giudice inflessibile, di un irriducibile guastafeste. Figli di un Padre che ha desiderio di noi, nostalgia di noi, che non sa immaginarsi senza di noi e ci vuole con sè. Figli tutti di uno stesso Padre e quindi tutti fratelli. Figli: dono e compito. Non solo. Lo Spirito Santo che abbiamo ricevuto in dono quando siamo stati battezzati continua a donarsi a noi ogni volta che lo invochiamo e lo accogliamo a cuore aperto, a braccia spalancate: sì, ogni sua effusione è premessa e promessa di altre effusioni. 

Cari Emiljano e Fabio, oggi, per le mani di un povero vescovo – che in questi due anni ha imparato a conoscervi, a stimarvi e a volervi bene e che in questo momento vi attesta la grande gioia della Chiesa per il vostro ingresso nella comunione presbiterale –, lo Spirito Santo scenderà su di voi e vi donerà la grazia di ri-presentare – non rappresentare – Cristo, il pastore bello, buono, vero: bello perché buono e buono perché vero; ri-presentarlo e cioè renderlo presente e cioè dare forma visibile alla sua presenza invisibile. Dove passa un pastore, si dovrebbe vedere il Pastore. Ecco il segno proprio del sacramento dell’Ordine. In virtù dell’unzione dello Spirito Santo, i presbiteri sono marchiati a fuoco da uno specifico e speciale carattere che li configura a Cristo pastore, in modo da poter agire in suo nome, da poter vivere a sua immagine, da poter benedire, consacrare, riconciliare, guidare, servire in persona di Cristo, che dona la vita per amore, che dona la vita perchè ciascuno di noi abbia vita e vita in abbondanza (cfr Gv 10,10; 15,13).

Permettetemi di concludere con le parole di un confratello vescovo ormai emerito. Eccole:

«Beati voi, Emiljano e Fabio, se sarete tenacemente convinti che il vostro dono primario e il vostro compito prioritario è quello di essere tessitori di comunione, costruttori di comunità.

Beati voi, se vivrete la dedizione al popolo di Dio come l’ambito fecondo della vostra identità e la cornice promettente di un’autentica spiritualità presbiterale.

Beati voi, se il vostro servizio pastorale sarà mirato all’incontro intimo e intenso con Gesù, il divino umanissimo Innamorato che vi ustiona con la sua parola. E nella santa eucaristia vi contagia l’amore per la sua Sposa, la Chiesa. Per amarla come lui l’ha amata, come l’ama e l’amerà sempre.

Beati voi, se la vostra vita pastorale sarà mirata all’incontro con Dio, altrimenti resterebbe un carico insopportabile, uno stress frustrante, un affanno inconcludente.

Beati voi, se la vostra vita interiore vi porterà ai fratelli, specie i più poveri, altrimenti rischierà di risolversi in un devozionalismo ripiegato, in un triste, alienante intimismo.

Beati voi, se non vi blinderete nel recinto del tempio, se non vi rintanerete nel nido della canonica. Ma vi immergerete nella vita della gente. E i vostri abiti, più che odorare d’incenso, contageranno il buon profumo del bel Pastore e spanderanno l’odore gradevole delle sue pecorelle.

Beati voi, se non scorderete mai che il primo dono dei presbiteri è la testimonianza di una fraternità cordialmente e concretamente vissuta. Perché è più importante dedicarsi alla comunione nel presbiterio che spendersi da soli in un ansioso, compulsivo attivismo.

Beati voi, se il segreto della vostra gioia lo troverete nella instancabile esposizione al roveto ardente dell’amicizia con il dolcissimo Signore della nostra vita. Una vita povera, ma radiosa e raggiante se il cuore sarà tenacemente tenuto ‘sotto carica’ nel cuore di Gesù, nostro grande Pastore.

Eche la gioia di questo giorno brilli sempre nei vostri occhi e non si spenga mai nel vostro cuore, perfino nei giorni della nebbia o della tempesta, fino all’ultima sera della vostra vita!». Amen.

Nella serata di sabato 27 maggio, il Vescovo diocesano mons. Giampio Devasini ha presieduto la Veglia di Pentecoste, preparata e animata dalle Associazioni e Movimenti ecclesiali della Diocesi.

Pubblichiamo l’omelia tenuta dal Vescovo:

Cari fratelli e sorelle, 

il brano di Vangelo ora ascoltato è il testo di riferimento dei “tre cantieri” in cui è articolata la seconda tappa della prima fase del cammino sinodale in corso: la fase dell’ascolto. 

Il primo cantiere – e cioè “il cantiere della strada e del villaggio” – intercetta l’istanza, sempre più diffusa, di comunità aperte che non siano dei nidi, delle tane, ma che abitino dentro i villaggi. E il Vangelo di Betania inizia proprio così: «Mentre erano in cammino, [Gesù] entrò in un villaggio…». Questo era lo stile di Gesù: lui ha voluto educare il primo germe di chiesa, i discepoli e le discepole, al cammino; Gesù non ha dato vita ad una scuola chiusa dentro quattro mura, come si usava sia tra i rabbini che tra i filosofi, ma la sua scuola era la strada, il villaggio, l’incontro. La chiesa nasce e rimane sempre in cammino. Gesù dà un’impostazione catechistica che parte dall’esperienza, riflette sull’esperienza e trova proprio nell’esperienza i germi del Regno di Dio. Questa itineranza non è legata solo all’inizio della storia della Chiesa, marca sempre la storia della Chiesa. La Chiesa deve continuare a cercare le persone, i cosiddetti “mondi”. Questo è “il cantiere della strada e del villaggio”: cercare di creare le condizioni perché le persone si possano esprimere con i loro linguaggi, che tante volte non sono i nostri. L’ecclesialese non funziona fuori dalle nostre comunità. E perché l’ascolto delle persone sia fruttuoso, costruttivo, la preoccupazione non deve essere “cosa dobbiamo dire noi” ma “come possiamo eliminare gli ostacoli perché questi mondi parlino”. E questo è «ciò che lo Spirito dice alle Chiese», espressione che si trova sette volte nell’Apocalisse, nelle lettere appunto alle Chiese, lettere che Giovanni conclude sempre così: «ascolta ciò che lo Spirito dice alle Chiese». Lo Spirito parla anche attraverso le critiche, i sogni, i progetti, le esperienze. 

Il secondo cantiere – e cioè “il cantiere dell’ospitalità e della casa” – intercetta l’istanza, sempre più diffusa, di una comunità fatta di relazioni autentiche, fatta di accoglienza cordiale, gioiosa, libera da pregiudizi. Ecco la casa di Betania: casa – lo sappiamo anche dal Vangelo di Giovanni (cfr cap. 12) – dove Gesù trovava persone amiche, si poteva rilassare un po’, mangiare qualcosa, chiacchierare serenamente. Sì, c’è urgente bisogno di una Chiesa preoccupata meno dell’organizzazione e più della relazione, meno della conservazione e più dell’annuncio, meno delle strutture e più delle persone. Intendiamoci, le strutture (materiali, burocratiche, di partecipazione, spirituali) sono importanti ma vanno sempre verificate sulla base della finalità, che è quella di far incontrare le persone; occorre insomma domandarsi: riusciamo a non impantanarci nelle strutture? Sono esse   veramente a servizio delle persone?  Non è l’uomo che è fatto per il sabato, ma è il sabato che è fatto per l’uomo (cfr Mc 2,27). Potremmo dire: non sono gli esseri umani fatti per le strutture ma sono le strutture a dover essere a servizio della crescita delle comunità, fatte di persone. 

Il terzo cantiere – e cioè “il cantiere delle diaconie e della formazione spirituale” – intercetta l’istanza, sempre più diffusa, di vivere il servizio secondo il cuore di Gesù che poi è il solo modo perchè il servizio realizzi il vero bene di tutti e di ciascuno. Ed ecco Marta e Maria: la prima è l’immagine dell’attività frenetica, la seconda è l’immagine dell’ascolto. Gesù non esclude il servizio, tutt’altro. Dice a Marta che se non si vuole affannare, il servizio deve partire dall’ascolto. Non possiamo quindi contrapporre Marta e Maria, come se Maria fosse la donna contemplativa e Marta la donna attiva e Gesù preferisse la contemplazione. Gesù non ha criticato Marta perché serviva, ma perché si affannava nel servire. Perché la corresponsabilità cui tutti i battezzati sono chiamati non diventi agitazione è necessario che si radichi nell’ascolto. Nell’ascolto di chi? Sembra scontato: nell’ascolto di Gesù: «Maria, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola»; ma Gesù in quella scena è in duplice veste: è il Maestro – e Maria si mette nella situazione anche fisica, nella postura della discepola, ai piedi – ma è anche il viandante bisognoso, che entra nella casa perché necessita di un po’ di riposo, di un po’ di cibo, di un po’ di amicizia. Quindi è l’ascolto della parola di Dio e della parola dei fratelli, specialmente – come dice Gaudium et Spes – dei sofferenti e di coloro che vivono le varie povertà. I due ascolti si influenzano a vicenda, perché più uno si abitua a prestare orecchio al Vangelo, più apre uno spazio interiore per prestare orecchio ai fratelli e alle sorelle, e viceversa: più ascolta davvero il prossimo, più crea lo spazio per far risuonare la parola di Dio. Il servizio o si radica nell’ascolto o diventa prestazione ansiosa. Qualche volta le nostre comunità sono poco attraenti perché sono affannate e lamentose. Papa Benedetto XVI, ripreso più volte da Papa Francesco, ha detto che il cristianesimo si espande non per proselitismo ma per attrazione, cioè non cercando di convincere a tutti i costi ma dando un esempio di gioia, di pienezza. Servono comunità più “famiglia” e meno “centro di distribuzione di servizi religiosi”; ed è importante decentrare proprio nelle case l’esperienza cristiana. 

Camminare e incontrare, generare e custodire relazioni autentiche, ascoltare Dio ed il prossimo: ecco l’insegnamento di Gesù. Credo che ci venga chiesto, oggi con particolare forza, di pensarci discepoli prima che apostoli. Mantenersi discepoli è la condizione essenziale per poter essere apostoli attraenti, non lamentosi, e proporre una vita bella, buona, vera che è quella che il Signore vuole continuare a consegnare agli uomini e alle donne del nostro tempo.

Cari fratelli e sorelle, domani Emiljano e Fabio saranno ordinati presbiteri: accompagniamoli con la preghiera perché, docili all’azione dello Spirito, possano, nello svolgimento del loro servizio, concorrere a generare una Chiesa che sempre più profumi di Vangelo.

Nella Solennità di Pentecoste, domenica 28 maggio, la nostra Diocesi riceverà il dono di due nuovi preti.
Si tratta di don Emiljano Malia e don Fabio Torri che saranno ordinati Presbiteri per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria del Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini.

Emiljano Malia è nato il 10 aprile 1997 a Lushnje in Albania. Primo di tre figli, arriva in Italia con la sua famiglia nel 2011 stabilendosi a Rapallo. Nella Parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio inizia il percorso di conversione alla fede cristiana e il 4 aprile 2015 nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto riceve il sacramento del Battesimo dal Vescovo Alberto Tanasini. Nel 2017 consegue il diploma in “Manutenzione e assistenza tecnica” all’Istituto Liceti di Rapallo. Ha lavorato come cameriere e barman a Santa Margherita Ligure e come assistente a bordo di alcune barche a Rapallo.
Entrato nel Seminario diocesano nel 2017, negli anni di formazione ha prestato servizio pastorale nelle parrocchie dei Santi Gervasio e Protasio a Rapallo, di Santa Maria di Bacezza e Sant’Andrea di Rovereto a Chiavari, nella Zona pastorale di San Salvatore di Cogorno, nella Commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e nell’Unitalsi. Tra i suoi hobby la pallavolo. 

Fabio Torri è nato l’11 ottobre 1992 a Gravedona, in provincia di Como.
Figlio unico, cresce nel contesto parrocchiale di Santa Maria Assunta in San Siro. Nel 2011 consegue il diploma in “Perito Commerciale e programmatore” nel corso di Ragioneria, per poi diventare dipendente della Banca Popolare di Sondrio prima a Genova e quindi a Chiavari sino al 2017, anno in cui entra in Seminario.
Ha svolto servizio pastorale a Santo Stefano del Ponte a Sestri Levante, nella parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio di Rapallo e in quella di San Michele Arcangelo a Casarza Ligure. Sportivo, pratica nel tempo libero atletica leggera. 

La Celebrazione, animata dal Coro diocesano, avrà inizio alle ore 15:30 nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto.

Al Santuario di Montallegro, la Giornata sacerdotale di venerdì 19 maggio ha raccolto insieme numerosi Presbiteri della nostra Diocesi per rendere grazie del dono ricevuto e rinnovare lo slancio della missione loro affidata.
In questa occasione sono stati festeggiati alcuni anniversari di Ordinazione Presbiterale:
25° di Ordinazione di don Daniele Beronio, don Giacomo Canepa, don Fabio Mazzino e don Maurizio Prandi;
50° di Ordinazione di padre Raffaello Bertocci;
60° di Ordinazione di don Emilio Arata, don Renato Repetti (della diocesi di Piacenza-Bobbio) e don Bartolomeo Repetto.
Nel corso della liturgia è stato conferito il Ministero del Lettorato al seminarista Andrea Strada e il Ministero dell’Accolitaro al seminarista Francesco Basso.

Sono aperte le iscrizioni al Pellegrinaggio diocesano dei Cresimati a Roma, che si svolgerà dal 28 al 30 agosto 2023.

L’iniziativa è rivolta a ragazzi e ragazze che hanno ricevuto e riceveranno il Sacramento della Confermazione quest’anno. Ad accompagnare i giovani il Vescovo Giampio Devasini.

Come negli anni scorsi il pellegrinaggio prevede la partecipazione all’udienza generale con Papa Francesco, la Professione di fede in San Pietro, la visita di alcuni luoghi significativi e l’incontro con autorevoli testimoni.

Per partecipare occorre far riferimento ai sacerdoti e catechisti della propria parrocchia.

Le iscrizioni si ricevono entro il 5 giugno esclusivamente attraverso questo link:

Iscriviti al Pellegrinaggio

Nella Solennità di Pentecoste, domenica 28 Maggio 2023, i due Diaconi don Emiljano Malia e don Fabio Torri saranno ordinati Presbiteri per l’imposizione delle mani e la preghiera consacratoria di mons. Giampio Devasini. La Celebrazione inizierà in Cattedrale alle ore 15:30.

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A Chiavari la 73ª Settimana Liturgica Nazionale

Dal 28 al 31 Agosto 2023 la chiesa di Chiavari ospiterà la 73a Settimana Liturgica nazionale.
La Settimana Liturgica è un appuntamento importante di riflessione sulla vita liturgica della Chiesa, un’occasione per rimettere al centro della vita delle nostre comunità la liturgia come “fonte di evangelizzazione” (Papa Francesco).

Tutti gli eventi della Settimana Liturgica saranno tramessi in diretta e in streaming sul canale di Teleradiopace (www.teleradiopace.com).

Questo il messaggio del vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini:

Carissimi/e,
la Diocesi di Chiavari è lieta di ospitare la 73a Settimana Liturgica Nazionale che avrà luogo nella città di Chiavari durante l’ultima settimana del mese di agosto del prossimo anno.
Sarà occasione per noi di condividere, per quanto possibile, riflessioni e celebrazioni liturgiche e per voi di conoscere il Tigullio, terra ricca di fede, di opere di carità, di storia, di arte, di bellezze naturali.
Abbiamo bisogno di formazione liturgica, abbiamo bisogno di custodire lo stupore per il mistero pasquale che si compie nel rito, abbiamo bisogno di contemplare la bellezza del Signore attraverso la bellezza delle celebrazioni, abbiamo bisogno di crescere nella consapevolezza che è la grazia che scaturisce – anche se non esclusivamente – dall’azione liturgica a donarci luce e forza per assomigliare al Padre che è nei cieli praticando un amore simile al suo. Aiutiamoci vicendevolmente.
Nel ringraziare per la scelta che ci onora, ci impegna e ci dona gioia, auguro a tutti/e una buona prosecuzione del cammino sinodale.
Il Signore benedica, la Vergine Maria accompagni.
Un abbraccio.

Chiavari, 24 agosto 2022, festa di S. Bartolomeo apostolo
+ Giampio Devasini, Vescovo

Approfondimento sull’evento

La città sede del congresso

Intervista a Mons. Marco Frisina

Convegno – Quale musica per quale liturgia. Mons. Marco Frisina

Chiavari – Verso la settimana liturgica nazionale

DIOCESI – Il cammino sinodale delle Chiese in Italia vive nell’anno pastorale 2022 – 2023 il secondo anno della fase narrativa, dedicato ancora all’ascolto del Popolo di Dio, che prosegue ampliandosi e approfondendosi. L’obiettivo rimane quello di “avviare una nuova esperienza di Chiesa”, così come indicato nel vademecum preparato dalla Cei. Partendo non da zero, ma dall’esperienza delle equipe sinodali, dalle sintesi del primo anno, dal metodo di conversazione spirituale in piccoli gruppi disseminati sul territorio, in un intreccio fecondo con la pastorale ordinaria.
Il coinvolgimento avviene attraverso i Cantieri di Betania, attraverso cioè tre filoni di ascolto, la strada e il villaggio, l’ospitalità e la casa, le diaconie e la formazione spirituale, oltre alla possibilità di attivare un quarto tavolo, specifico per ogni Diocesi, incarnato nella realtà locale. Il cammino del Sinodo intende coinvolgere dunque tutta la comunità, generando occasioni di confronto al di fuori della comunità. La scelta del cantiere da prediligere andrà interpretata alla luce di un profondo discernimento dell’esperienza vissuta; il che porterà, nel lavoro successivo a delimitare gli ambiti di riferimento, approfondendo ciascun tema e immaginando alcuni passi concreti.

Il documento per la seconda fase del sinodo: Cantieri di Betania_page-0002

Nella Solennità dell’Immacolata Concezione di Maria, giovedì 8 dicembre, il Vescovo diocesano, mons. Giampio Devasini, ordinerà Diaconi due Seminaristi: Emiljano Malia e Fabio Torri.

Con il sacramento dell’Ordine alcuni tra i fedeli sono costituiti ministri sacri, consacrati e destinati a servire il popolo di Dio. Con l’imposizione delle mani del Vescovo e la preghiera consacratoria i due giovani, nel loro cammino verso il Presbiterato, verranno abilitati a servire il popolo di Dio nella diaconia della liturgia, della parola e della carità.

Emiljano Malia è nato il 10 aprile 1997 a Lushnje in Albania. Primo di tre figli, arriva in Italia con la sua famiglia nel 2011 stabilendosi a Rapallo. Nella Parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio inizia il percorso di conversione alla fede cristiana e il 4 aprile 2015 nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto riceve il sacramento del Battesimo dal Vescovo Alberto Tanasini. Nel 2017 consegue il diploma in “Manutenzione e assistenza tecnica” all’Istituto Liceti di Rapallo. Ha lavorato come cameriere e barman a Santa Margherita Ligure e come assistente a bordo di alcune barche a Rapallo. Entrato nel Seminario diocesano nel 2017, negli anni di formazione ha prestato servizio pastorale nelle parrocchie dei Santi Gervasio e Protasio a Rapallo, di Santa Maria di Bacezza e Sant’Andrea di Rovereto a Chiavari, nella Zona pastorale di San Salvatore di Cogorno, nella Commissione diocesana per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e nell’Unitalsi. Tra i suoi hobby la pallavolo.

Fabio Torri è nato l’11 ottobre 1992 a Gravedona, in provincia di Como. Figlio unico, cresce nel contesto parrocchiale di Santa Maria Assunta in San Siro. Nel 2011 consegue il diploma in “Perito Commerciale e programmatore” nel corso di Ragioneria, per poi diventare dipendente della Banca Popolare di Sondrio prima a Genova e quindi a Chiavari sino al 2017, anno in cui entra in Seminario. Ha svolto servizio pastorale a Santo Stefano del Ponte a Sestri Levante, nella parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio di Rapallo e in quella di San Michele Arcangelo a Casarza Ligure. Sportivo, pratica nel tempo libero atletica leggera.

La Celebrazione, animata dal Coro diocesano, avrà inizio alle ore 18:00 nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto. Sarà la prima volta che il Vescovo Giampio Devasini presiederà il Rito di Ordinazione.