Con la partecipazione all’Udienza generale del mercoledì di Papa Francesco si è conclusa la decima edizione del Pellegrinaggio diocesano dei Cresimati a Roma.
Tre giornate intense per i 250 ragazzi del territorio che lunedì pomeriggio, al loro arrivo nella Capitale, hanno rinnovato la Professione di Fede sulla tomba dell’Apostolo Pietro nella Basilica vaticana.
Particolarmente coinvolgenti le testimonianze proposte. Lunedì sera Arturo Mariani, calciatore della Nazionale Italiana Amputati, ha invitato i ragazzi al coraggio di scegliere mettendo a frutto i doni ricevuti. Martedì è stata la volta di Capitano Ultimo, il colonnello dei Carabinieri Sergio De Caprio protagonista nel 1993 dell’arresto del boss mafioso Totò Riina. Rivolgendosi ai partecipanti in un appassionante racconto della sua vita, Capitano Ultimo, a partire dalla sua esperienza a contatto con i più bisognosi nell’associazione di volontariato da lui fondata, ha testimoniato la bellezza di una vita capace di aprirsi al dono di sè.
Ma il pellegrinaggio a Roma è stato anche lo spazio per la visita alla città, per costruire nuove amicizie con coetanei di tutta la Diocesi e per tanto divertimento.
A salutare personalmente il Papa a nome del gruppo sono stati otto giovanissimi: Elisa Mazza (Chiavari), Nicole Casorerio (Moneglia), Sara Belfonte (Valfontanabuona), Alice Rossi (Sestri Levante), Nicola Zolezzi (Lavagna), Giulia Curotto (Vignolo di Mezzanego), Anna Lenito Rovegno (Rapallo) e Beatrice Milanta (Santa Margherita Ligure).
«La fede si esprime nel servizio. Ognuno di noi ha questa chiamata alla santità. Andiamo avanti su questa strada»: queste le parole del Pontefice durante l’Udienza generale, che ha poi incontrato personalmente gli otto ragazzi che gli hanno donato una maglietta del pellegrinaggio.
In serata il rientro a casa.