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La Scuola di formazione teologica e il percorso del Servizio di pastorale familiare le due buone prassi frutto del Cammino sinodale

La Scuola di formazione teologica e il percorso del Servizio di Pastorale familiare sono le due buone prassi di sinodalità e missionarietà in atto nella nostra Diocesi, condivise con le altre realtà ecclesiali italiane, frutto del cammino sinodale in corso nella nostra Chiesa particolare.

La Scuola di formazione teologica, che ha concluso il suo secondo anno, si è consolidata per l’apertura culturale offerta dai numerosi percorsi formativi, raccogliendo e dando occasioni di confronto rispetto alle domande dell’uomo contemporaneo credente e non credente. La proposta ha saputo fare sintesi tra i diversi cammini formativi della Diocesi, diventando nello stesso tempo una finestra aperta sulla storia per alimentare studio e ricerca nel desiderio di alimentare una fede che generi cultura.

Il Servizio di pastorale familiare, invece, ha voluto ridare slancio e fecondità all’annuncio del Vangelo a partire dal primato della vita, passando da un cristianesimo di chiesa ad un cristianesimo di casa. Sono nati quattro ambiti di servizio che hanno visto impegnati i 57 componenti della Commissione di pastorale familiare sui temi del “nascere”, che mette a tema la maternità e la paternità, del “crescere”, per accompagnare la crescita dei figli, dell’“amare”, sostenendo tutte le vite di coppia a riscoprire la chiamata di Dio nella propria storia d’amore, e il “perdere”, per farsi accanto all’appuntamento con la malattia e la fine della vita. 

Il cammino sinodale in corso in Diocesi ha visto diverse realtà intraprendere la riflessione comune per apprendere uno stile nuovo di essere Chiesa, così che nella fedeltà al Vangelo possa continuare ad essere segno di bene e accoglienza dentro la storia.

Tra le intuizioni emerse e proposte alla Chiesa universale come cambiamenti opportuni la possibilità che i Consigli pastorali diocesani abbiano potere deliberativo, il rinnovo dei linguaggi liturgici, la necessità di percorsi educativi fedeli alla pace e alla non violenza. Tra i temi affrontati anche quelli relativi alla gestione dei beni immobili, una semplificazione del diritto canonico attualmente vigente e la possibilità di riconsiderare la norma del celibato dei presbiteri.