La fondazione della chiesa risale al 1181, quando Bardone dei Conti Fieschi, Arciprete di Lavagna dell’Ordine Benedettino, costruì una cappella su un terreno donatogli da un suo cugino dei Conti Ravaschieri. Nel 1311 San Giovanni Battista divenne Parrocchia con il titolo di Rettoria, dipendente da Santo Stefano di Lavagna.
La chiesa nella forma attuale fu costruita, dopo la demolizione della precedente, a partire dal 1624, sotto la direzione degli architetti Andrea Ceresola detto “il Vannone” e Bartolomeo Rossi ; nel 1626 la famiglia Costaguta affidò il lavoro della cappella maggiore a Bartolomeo Bianco. Fu consacrata il 2 marzo 1631 dal Vescovo di Brugnato Gio Vincenzo Spinola – Campi.
La facciata del 1936 (Arch. Moretti) è in stile Novecento.
Arcipretura nel 1622, Plebana nel 1735 ; Collegiata insigne (Breve di Leone XII). S. Antonio Maria Gianelli vi fu Parroco dal 1826 al 1838.
Fra i dipinti più notevoli : “Consegna delle chiavi a San Pietro” di Orazio De Ferrari – “Morte di San Giuseppe” e “L’Annunziata” di Domenico Fiasella – “N.S. delle Grazie” di Fr. Bernardino Fazolo – “N.S. della Misericordia” di Barnaba da Modena – “Danza di Salomè” e “Non licet” di G.B. Carlone – L’”Assunzione di Maria V.” di Domenico Piola.
La Chiesa di San Giovanni Battista è anche Santuario del SS. Crocifisso (il “Cristo nero”).
( vedi Santuari della Diocesi di Chiavari)
Nel territorio della Parrocchia è il complesso monumentale di San Francesco, importante memoria della presenza francescana in Chiavari fin dai primordi.
La costruzione della chiesa di San Francesco e dell’annesso convento fu promossa fra il 1233 e il 1245 dai Cardinali Guglielmo e Andrea della famiglia dei Fieschi.
A metà del sec. XVII la chiesa fu totalmente rifatta e anche il convento subì parziali restauri ; verso la metà del ‘700 l’interno della chiesa ebbe ancora modifiche : venne posto in opera un nuovo altare maggiore (attualmente nella Chiesa Parrocchiale di San Martino di Caminata) e un nuovo coro ligneo (attualmente nella Cattedrale di N.S. dell’Orto).
Nel 1810 la chiesa fu chiusa al culto, i dipinti e gli arredi più preziosi furono asportati e dispersi e l’edificio con l’annesso convento adibito a caserma. Nel 1814 il complesso di San Francesco fu restituito ai frati, ma nel 1864, in esecuzione della legge Siccardi del 1855, i frati furono cacciati e tutti i beni mobili venduti all’asta. Parte del convento fu demolita quando furono costruite le Scuole Elementari G. Mazzini, e la chiesa adibita a magazzino.
Attualmente sono state recuperate le strutture murarie della chiesa e si è proceduto al restauro della facciata.
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Incaricati:
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- Can. Paolo Bacigalupo - Parroco