La chiesa di San Giacomo di Rupinaro, fondata in una data ignota, probabilmente tra il VIII e il IX secolo, forse ad opera dei Benedettini, compare nei primi documenti con il nome di “S. Jacobi de Arena” per la sua posizione fuori le mura della città e in quell’epoca prossima al mare (è certo che intorno al sec. XI il mare ancora lambiva la chiesa di Rupinaro, e che nel sec. XV era arretrato non di molto oltre la Cittadella, odierno Palazzo di Giustizia). Fu poi detta di Rupinaro (da Ruinà o Rovinale) per le distruzioni e i saccheggi subiti, tra i quali resta memoria di quello perpetrato dai Catalani nell’agosto del 1331.
Ricostruita nel 1387, fu ceduta nel 1427 ai Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme (Ordine di Malta) che ebbero diritto di investitura fino al 1799.
L’edificio subì numerosi crolli ed inondazioni, finché non si provvide alla sua ricostruzione nel 1637.
La chiesa attuale ha un’unica navata con altari laterali, a carattere prettamente settecentesco. Vi si conservano due tele : “Dic ut sedeant” e “Cristo che chiama alla sua sequela Giacomo e Giovanni” di Sebastiano Galeotti (sec. XVII). Al di sopra del portale si può osservare l’organo del 1793, con una splendida cantoria barocca.
Dal sec. XVIII uno speciale culto è riservato in questa chiesa alla Madonna del Fonte di Caravaggio.
Indirizzo: Piazza San Giacomo, 7 - 16043 Chiavari (GE)
Incaricati:
- Can. Fausto Brioni - Parroco